La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla belle Epoque agli anni folli

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Dal 4 ottobre 2014 all’8 marzo 2015, Venezia ospita la mostra dedicata all’eccentrica musa di Gabriele d’Annunzio

Si tiene a Palazzo Fortuny, a Venezia, la prima mostra interamente dedicata a Luisa Casati Amman, meglio nota come “La Divina Marchesa”, eccentrica ereditiera milanese che a cavallo tra XIX e XX secolo animò la vita pubblica veneziana rompendo gli schemi della femminilità e del bon ton imperante al solo  scopo di rendere la sua vita un’opera d’arte.
Spostata al marchese Casati seppe presto spogliarsi delle vesti di ricca borghese annoiata per diventare icona di fascino e stravaganza agli occhi non solo di Gabriele D’Annunzio, di cui fu amante sino al 1903 e che a lei si ispiro ne Il Piacere, ma anche di innumerevoli scrittori, pittori, fotografi tra cui Alberto Martini, Augustus Edwin, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Kees Van Dongen, il barone Adolph de Meyer, Cecil Beaton, Romaine Brooks, Ignacio Zuloaga, Jacob Epstein, Man Ray e forse la lista potrebbe continuare.
Nella mostra a lei dedicata, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori e coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da 24ORE Cultura – Gruppo 24 è possibile ammirare un centinaio di foto, quadri e abiti raccolti per l’occasione nella casa atelier di Mariano Fortuny che seppe vestire con le sue preziose sete i sogni e le follie della Divina Marchesa.

Milanese d’origine ma veneziana d’adozione, Luisa Casati è passata alla storia per le sue mise da dark lady decadente ispirando, per il suo stile, artisti di tutta Europa e diventando non solo icona per surrealisti e futuristi ma addirittura antesignana della moderna body art.
Bizzarra e avanguardista risulterà sicuramente anche agli occhi dello spettatore contemporaneo un’esposizione che rivela una vita fatta di travestimenti e consuetudini disarmanti come quella di indossare come collier un pitone vivo o di portare a passeggio semi nuda di notte per le calli veneziane un ghepardo.
Luisa Casati morì a Londra nella totale indigenza, dovuta agli eccessi della sua esistenza votata all’estrema ricerca di arte ed estetica dentro e fuori di sé. Oltre a “mascherare” se stessa nell’intento di rendersi unica, la Divina Marchesa era infatti attenta mecenate, sempre alla ricerca di opere d’arte provenienti da ogni angolo di mondo. Un’icona che ancora oggi ispira artisti e grandi case di moda.

Palazzo Fortuny
San Marco 3958
30124 Venezia
Infoline e prevendita 041 0988107
www.ticket.it/casati

Biglietti:
Intero € 12
ridotto € 10
Ridotto gruppi € 10

Raggiungibile con vaporetto:
Da Piazzale Roma: Linea 1 fermata Sant’Angelo, Linea 2 fermata San Samuele
Dalla Stazione Ferroviaria di Venezia Santa Lucia: Linea 1 fermata Sant’Angelo, Linea 2 fermata San Samuele
Da Lido di Venezia: Linea 1 fermata Sant’Angelo, Linea 2 fermata San Samuele

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