Etiopia: tour per la Pasqua etiope, visitando la Rotta Storica

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Itinerario che ci porta ad esplorare la Rotta Storica, passando per Lalibela e celebrando la Pasqua Copta in Etiopia

Il 12 aprile si celebra la Pasqua Copta Etiope, un evento incredibile che ci porta a festeggiare in un Paese affascinante, con la scusa di partire per un viaggio culturale.
La Fasika (Pasqua) è una festa molto sentita in Etiopia: il Paese viene investito da tradizioni spirituali antiche, che donano a questa terra ancora più fascino.

Il tour proposto parte dal 2 e termina il 16 aprile, per celebrare la Pasqua Copta Etiope. Il Paese si popola di  cantilene ipnotiche, odore di incenso, bianco candore degli abiti cerimoniali, lento ed incessante ripetersi dei colpi di tamburo, tintinnar di sonagli e le danze…
Fasika è il termine tradotto dal Ge’ez con cui gli Amhara ed i Tigrini indicano il caratteristico cerimoniale pasquale della Chiesa Ortodossa Copta in Etiopia, una festa immensa con un valore unico: simboleggia la vittoria sulla morte.

La religione ortodossa etiope, chiamata Chiesa Tewahedo, si basa sull’antico calendario Giuliano e il Fasika cade sempre dopo la nostra Pasqua, ma sempre di domenica. La festa in Etiopia è preceduta da 55 giorni di digiuno, durante i quali è vietato mangiare qualsiasi cibo di origine animale, inclusi latte e burro, e che vedono il loro ultimo giorno nel Good Friday.
Terminata la penitenza, la festa inizia con la veglia del sabato sera: una funzione sobria, ma fatta di danze e canti che dura fino alle 3 del mattino e che una volta terminata autorizza i fedeli a rientrare a casa ed interrompere il digiuno con un cerimoniale in cui si sgozza un pollo e che richiama il sacrificio di Abramo. Infine arriva la domenica di Fasika, giorno di festa trionfale, e dopo aver riposato ed aver partecipato alle funzioni religiose, si sacrifica un agnello dando inizio ai banchetti durante i quali è consentito anche bere alcol come il tipico tej, una bevanda a base di vino e miele, aromatizzata con le foglie di gesho e servita in caratteristiche piccole fiaschette chiamate berele.

Fonte | www.openmindconsulting.it

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