La carne, comprarla verificando l’etichetta identificativa per evitare rischi

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Senza subire eccessivi allarmismi, la carne deve essere consumata ma prestando molta attenzione alla sua sicurezza e quindi anche alla nostra salute

Dopo alcuni annunci dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla pericolosità di alcuni alimenti come agenti cancerogeni, è sempre più importante sapere come ci nutriamo.

La carne è comunque un alimento proteico e appartiene alla nostra dieta da sempre, ma oggi è sempre più importante sapere quando la carne che acquistiamo in un negozio o supermercato è sicura oppure no. Anche quando la carne è lavorata e confezionata. E quando siamo all’estero?

Come per molti altri alimenti, è l’eccesso a poter generare problematiche di vario tipo. Innanzitutto è fondamentale non eccedere nel quantitativo di carne consumata in una settimana. Due volte a settimana per la carne rossa fresca è abbastanza per una dieta sana, equilibrata e salutista.

Bisogna acquistare carne solo ed unicamente in negozi di fiducia o nella grande distribuzione dove in Italia ha un protocollo di controlli tra i più severi d’Europa.

Su ogni confezione deve esserci l’etichetta identificativa: oltre al tipo di carne devono essere visibili l’allevamento e la macellazione, senza queste indicazioni diffidate della provenienza.
La carne ha indicazione sia di dove l’animale è stato allevato ed anche dove è stato macellato. Per i regolamenti europei vi sono poi dei protocolli per l’alimentazione dei capi di bestiame in cui sono vietati antibiotici e sostanze anabolizzanti.

Questo purtroppo non avviene in tutto il resto del mondo, quando siete all’estero è sempre meglio averlo presente.

Se invece parliamo di prodotti lavorati contenenti carne come wurstel o carni in scatola, occhio sempre alla etichetta identificativa! Leggete sempre molto attentamente e da evitare sono queste sigle semplicemente perché sono additivi composti da nitrosamine o la carragenina (E249, E250, E251, E251 e E407) che assunti in determinati quantitativi possono essere agenti cancerogeni.

Da prestare attenzione anche al quantitativo di glutammato, un insaporitore che in quantità eccessiva aumenta anche il livello di sodio nel corpo, favorisce la ritenzione idrica ed è sconsigliato a chi ha problemi di pressione.

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