Cosa vedere a Pienza, la città del Rinascimento e del pecorino in Toscana

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La cittadina in provincia di Siena è rinomata per la sua architettura e per il suo formaggio dop, il suo centro storico è patrimonio dell’UNESCO, come anche la Val d’Orcia in cui è collocata

Pienza in Toscana, patrimonio dell’Unesco

Pienza, cittadina toscana in provincia di Siena è un grazioso centro in cima ad una collina allocata nella Val d’Orcia che grazie al suo centro storico molto ben conservato e caratteristico è nell’elenco dei patrimoni dell’umanità stilato dall’UNESCO come molti altri in Toscana.

Storia

Conosciuta come Corsignano, piccolo borgo dell’entroterra di Toscana, cambiò il corso della sua storia dopo aver dato i natali ad uno dei papi più interessanti ed importanti della storia, Pio II.
Questi vissuto in un periodo di grandi cambiamenti per la Chiesa, dopo la minacciata scissione con il papa ad Avignone e l’inizio delle crociate, transitando dalla sua città natale vide il degrado del luogo e affidò ad un architetto, Bernardo Rossellino, il completo restauro e rifondazione della città. Divenne così Pienza, con palazzi, piazze e monumenti totalmente rinascimentali, in cui sicuramente nel corso degli anni sono stati aggiunti altri elementi e strutture, come le mura di fortificazione e le torri da difesa, ma non è stato snaturato il suo fulcro principale.

Cosa vedere a Pienza?

Gran parte del patrimonio storico-architettonico è concentrato attorno alla piazza principale (Piazza Pio II) su cui si affacciano il Duomo, Palazzo Piccolomini, Palazzo Borgia ora sede del museo diocesano, il Palazzo Comunale e Palazzo Ammannati. Altri edifici da visitare in un itinerario turistico sono, poco distanti, Palazzo Massaini (ex cappella di San Regolo), Palazzo Gonzaga Simonelli, la Chiesa di Santa Caterina e quella di San Giovanni. Vi è poi anche il Conservatorio di San Carlo e la Chiesa della Misericordia.

Cosa degustare 

Ma se vorrete poi degustare qualche specialità tipica è d’obbligo assaggiare il pecorino di Pienza, in diverse versioni di stagionatura, rimane un vero e proprio prodotto ed eccellenza locale che continua ad essere mantenuta. E’ considerato il migliore d’Italia per gusto e consistenza.

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