Il Gigante degli Appennini, un colosso da scoprire

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Nella provincia fiorentina sorge una villa dalle sorprendenti sculture e dagli incantevoli giochi d’acqua, che nasconde una statua maestosa e colossale

In Provincia di Firenze nella località di Pratolino si trova villa Demidoff, considerata una delle più belle e vaste della Toscana.
Nata come una grande tenuta, fu acquistata nel 1568 da Francesco I de Medici, venne successivamente demolita e ricostruita intorno al 1822 dalla famiglia russa Demidoff che portò lo stile inglese alla ribalta.Il terreno era aspro e scosceso, posizionato ai piedi degli Appennini, ma questo non fermò gli architetti che decisero di impressionare e creare una meraviglia architettonica che rappresentasse il puro lusso. Ma la vera attrattiva è il grande parco di abeti, i sentieri nascosti e i numerosi giochi d’acqua che impreziosiscono uno scenario naturalmente incantevole. Fontane monumentali, statue dai profili maestosi ed eleganti, pietre dure, madreperla e pregiati marmi, plasmano i corpi e danno vita a figure colossali.

Il Colosso degli Appennini sovrasta, con la sua immagine e il suo corpo, una delle fontane presenti nel parco.
Sorta dalle mani e dalla mente dell’artista Giambologna nel 1580, questo gigante di 14 metri poggia su una grotta che, come le orbite, si illuminano nell’oscurità. La superficie muscolosa del Colosso si è ricoperta negli anni di concrezioni calcaree e spugne che gli donano un aspetto più regale e boscaiolo.
L’alchimia che ne deriva è unica e prosegue nel labirinto alle spalle del “grande omone” mentre il suo sguardo si riposa sulla vasta distesa di erba e antiche statue . La testa del drago venne aggiunta successivamente nel Seicento da Giovan Battista Foggini per creare una storia al Colosso degli Appennini.
Si narra che, visto il risultato ottenuto con il Colosso dell’Appennino, fu coniata la celebre frase che recita: “Giambologna fece l’Appennino ma si pentì d’averlo fatto a Pratolino.” Questo non perché Pratolino non si meritasse tale magnificenza ma semplicemente perché se si fosse trovata su una “piazza principale” di una città importante sarebbe oggi una delle attrazioni più note al mondo.

L’ultimo discendente della famiglia Demidoff cedette la proprietà all’Amministrazione Provinciale di Firenze nel 1981, quindi è oggi possibile visitare questa magnifica villa.

 

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