A Lovanio una mostra sulle tracce di “Utopia”, l’opera più influente dei Paesi Bassi

A il 20.10.2016

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Dopo 500 anni dalla stampa di “Utopia”, nei Paesi Bassi, a Lovanio, una mostra a ricordarne il potere sulla popolazione. Che fa riflettere.

Utopia” è l’opera emblematica di Thomas More (1478-1535), nonché il più influente testo mai edito nei Paesi Bassi, stampato nel 1516 dall’editore Dirk Martens. La città universitaria delle Fiandre celebra il giubileo con questa mostra, evento di punta di un più vasto programma culturale cittadino: “The Future is More”.

Proprio come fece allora l’opera di More, la mostra mira ad allargare gli orizzonti culturali dei visitatori raccontando il sogno di un mondo ideale e i temi più che mai attuali come la diversità, la dignità umana, la tolleranza e uguaglianza. Il testo di Thomas More ha influenzato ogni forma d’arte dell’epoca, dalla pittura alla scienza, dagli arazzi alle mappe geografiche, e offre quindi un racconto interessante e originale del XVI secolo nelle Fiandre.

Per l’anniversario del più influente testo mai scritto, dunque, al M-Museum di Lovanio, dal 20 ottobre, una mostra di oltre 80 capolavori per “In cerca di Utopia” riunirà le opere di maestri fiamminghi come Quinten Metsys e Jan Gossaert e internazionali quali Albrecht Dürer e Hans Holbein, oltre a opere mai viste prima d’ora nei Paesi Bassi come il celebre ritratto di Uinten Metsys, eccezionalmente dato in prestito dalla Regina Elisabetta II del Regno Unito.

Per chi andrà alla scoperta di Lovanio è bene sapere che questa è una città universitaria grazie alla sede di una delle più antiche università di tutta l’Europa (KU Leuven), fondata nel 1425. Dominano le piazze e le vie del centro palazzi storici.

Alcuni studenti hanno la possibilità di vivere nel beghinaggio costruito nel tredicesimo secolo e attualmente patrimonio dell’umanità Unesco: un piccolo quartiere fatto di un centinaio di piccoli e ordinati antichi edifici di mattoni rossi e pietra arenaria, circondati da acqua, che riportano indietro di secoli;  qui secoli addietro vivevano le beghine, una comunità di donne.

Oggi quei 300 appartamenti abitati e le sue silenziose stradine diventano paesaggio ideale per passeggiate o giri in bicicletta. Del resto la città è piccola e ogni angolo è facilmente raggiungibile senza auto. Inoltre, Lovanio è anche capitale della birra: la nazione ne produce centinaia diverse, e in città tra le attrazioni anche c’è il bar più lungo d’Europa.

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