Stati Uniti on the road, itinerario alla scoperta dell’America

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Stati uniti on the road? Ecco un percorso per vedere i simboli più famosi del sogno americano

Seppur tutti diano per scontato che la prima volta in America debba iniziare da New York… noi vi consigliamo la partenza del tour da Washington: capitale dell’Unione, luogo simbolo dove il sogno americano si manifesta nell’elegante maestosità dei suoi monumenti e palazzi in stile neoclassico circondati da enormi parchi pieni di simpatici scoiattoli.

Da qui è possibile snodarsi tra i simboli della nazione, dal Capitol Hill al Lincoln Memorial. Dalla sede dell’FBI, al Washington Memorial che segna limite massimo d’altezza per tutti gli edifici della città, fino allo specchio d’acqua del The Mall, palcoscenico del celebre discorso di Martin Luther King “I have a dream”, per i sontuosi memoriali ai caduti del Vietnam e della seconda Guerra Mondiale e, ovviamente, la Casa Bianca.

Da non dimenticare anche i musei del più grande complesso del paese, lo “Smithsonian”. Sono tutti gratuiti e interattivi a partire dal Museo dello Spazio dove vedere il primo aereo dei fratelli Wright e le navicelle che sono state sulla Luna; il Museo di Storia Naturale; il museo di “Notte al Museo 2” con i dinosauri a grandezza naturale; la National Gallery con i capolavori dell’arte mondiale; l’American History Museum dove la storia contemporanea americana può essere vissuta attivamente.

Per la Washington by night uno dei quartieri più vitali è lo U Street Corridor, pieno di gallerie d’arte, bar e ristoranti. Ma ce ne sono anche altri come lo H street oppure l’Adams Morgan dove c’è lo storico Madam’s Morgan, un locale dove chi ha i capelli rossi… non paga la birra.

 

Lancaster

Bastano circa 3 ore e mezza di auto invece che del capitalismo americano non sembra esserne più traccia. Un posto sospeso nel tempo, fermo al 1800: abiti antichi e niente elettricità, pc, telefono, auto o tv.  Siamo in Pennsylvania stato che deriva da una colonia amministrata da William Penn con il buon proposito di farne un rifugio per tutti i perseguitati religiosi del mondo. Nel 1683 iniziarono ad arrivare Mennoniti, Fratelli Moravi e Amish in fuga dall’Europa.

Lancaster è la contea Amish della Pennsylvania, ce ne sono circa 27 mila. Qui impera il rifiuto del progresso e la regola base del bandire qualsiasi invenzione (auto, elettricità ecc.) che abbia il solo scopo di facilitare la vita all’uomo. Si apprezzerà il loro pacifismo assoluto. Ci si stupirà davanti al fatto che l’agricoltore Amish pur usando mezzi di lavoro antichissimi riesca ad ottenere dalla terra raccolti maggiori di quanto non facciano le grandi aziende con i pesticidi e i supertrattori.

Trascorrere una giornata tra gli Amish quindi è l’occasione per tornare al passato e scoprire un modo di vivere semplice e genuino, immersi nei paesaggi incontaminati delle loro campagne e degustando la loro deliziosa cucina. Mi raccomando evitate foto… Godetevi piuttosto la natura prima di tornare agli intrattenimenti di Philadelphia… a soli 100 km.

 

Philadelphia

È una città dalla storia importante, la prima capitale dell’Unione e lo scenario di grandi eventi come la firma della Dichiarazione di Indipendenza e della Costituzione. Ma anche la città della street art per eccellenza, la capitale mondiale dei murales. Pensate che fino agli anni ’80 l’amministrazione cittadina aveva portato avanti una vera e propria lotta contro i writers. Poi il sindaco dell’epoca capì che reprimere non era la soluzione: la loro energia e voglia di espressione venne trasformata in energia per abbellire la città.

Dal 1984 Sono stati realizzati oltre 3.600 murales che hanno trasformato Philadelphia in un vero e proprio museo a cielo aperto. Tra i murales più famosi ci sono il “Pride & Progress” (tra Juniper Street e Spruce Street) che è il più grande murales del mondo dedicato al mondo gay e ritrae il progresso del movimento americano dei diritti gay, che ebbe inizio a Philadelphia negli anni ’60.

Tra i monumenti tradizionali, la campana Liberty Bell e l’Indipendence Hall, tra i meno conosciuti il Philadelphia’s Magic Garden, una labirintica casa museo creata dall’artista visionario Zagar che ispirandosi all’arte folk americana e ad artisti come Gaudì, Picasso e Cheval è riuscito a creare un vero e proprio santuario della creatività e del surrealismo.

Danon dimenticare l’antico quartiere Society Hill, per l’Italian Market e per l’imponente scalinata di Rocky al Philly Museum of Art. Ma anche la visita Eastern State Penitentiary: la prigione famosa per leggende sui fantasmi dove “soggiornò” anche Al Capone. Tra i parchi urbani il più grande del mondo (ben 11 volte Central Park di NY) è il Freemont Park che porta Philadelphia in vetta alla classifica delle città più verdi d’America! Un attimo di relax prima dell’ultima tappa…

 

 New York

Le cose da vedere A New York sono tantissime: la Statua della Libertà ne è il simbolo indiscusso, poi i luoghi clou di Lower Manhattan sono il ponte di Brooklyn, il Ground Zero,  il WoTC Visitor Center dove ci sono molte testimonianze dell’11 settembre, Wall Street  e la Trinity Church. Little Italy e Chinatown non sono distanti.

Little Italy, anche se ormai si è ridotta a poco più di un paio di isolati, ha ancora qualcosa del fascino dei film di Martin Scorsese e i ristoranti con le tovaglie a quadretti. La vicina Chinatown in compenso è cresciuta in dimensioni e popolazione e vi si trovano insegne colorate, negozietti di ingredienti strani, le anatre alla pechinese appese alle vetrine.

A testimonianza che New York è una città multiculturale c’è anche il Mahayana Buddhist Temple. Per citare qualche museo il Metropolitan Museum of Art, l’American Museum of Natural History o il MoMA (The Museum of Modern Art).  Da non perdere inoltre il Rockefeller Center per salire fino al Top of The Rock ma anche un giro per Soho e il Greenwich Village e magari una cena nel Meat Packing District, che in questi anni è diventato davvero all’avanguardia in fatto di feste e locali: New York rimane la regina mondiale degli intrattenimenti.

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