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Soprannominata “La Versailles del Marocco“, per gli splendidi palazzi, le moschee, e i meravigliosi giardini che la adornano, la cittadina di Meknes si trova a poca distanza dalle più famose Fes e Rabat.
È un vero gioiello marocchino, una chicca talmente preziosa da essere entrata a far parte dei siti Patrimonio dell’UNESCO.

Fu il sultano Moulay a regalare a Meknes le ricchezze che, ad oggi, la rendono così affascinante quando, nel XVII secolo, la face diventare capitale del Regno.
La dotò di architetture splendenti, ori e ceramiche che attualmente è possibile ammirare e scoprire facilmente, grazie alle dimensioni contenute della città.

La visita può cominciare dal Bab Monsour, il maestoso sistema di mura e ingressi che permettono l’accesso a Meknes. Si tratta di un complesso di dimensioni monumentali in cui a portentosi archi fittamente decorati si alternano colonne di marmo bianco, i cui capitelli sono arricchiti da stucchi arabeggianti.

C’è poi l’edificio del Dar Jamai che, dal 1882, è sede del Museo di arte marocchina; una struttura splendida in cui ai bellissimi interni con mosaici e piastrelle smaltate si contrappone all’esterno un arioso giardino in stile andaluso in cui crescono limoni, palme e banani.

Passeggiando tra strade affollate, fra i profumi degli oli e degli incensi, si giunge poi al Dar El Ma, la struttura che ospitava le scuderie del sultano Moulay.
Le sue gigantesche dimensioni, allegoricamente simbolo della grandezza del regno, rendono ancor più stupefacente il gioco prospettico creato da un sistema di archi di color ocra dorato. Essi, oltre a dimostrare l’evidente abilità dei costruttori, paiono quasi avvolgere il visitatore trascinandolo all’interno di un immaginario labirinto fatto di curve, luci ed ombre.

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Pizzi e arabeschi, motivi damascato e incisioni decorano le facciate dei palazzi cittadini lungo le vie che conducono al suk di Meknes.
Esso, sicuramente più piccolo di quelli di Fes e Marrakech, gode di un’atmosfera intima, in cui è più facile gironzolare liberamente, senza sgomitare,  sentendosi così un pochino meno turisti.
Non ci sono percorsi da seguire e tour prefissati perché qui, tra bancarelle e bazar, il bello è proprio perdersi, vagare, lasciarsi trasportare dai colori e dagli odori, scoprendo di volta in volta scorci nuovi.
È il luogo ideale in cui curiosare a caccia di regalini, dove poter dar sfogo alla propria abilità nel trattare per tornarsene a casa con tanti bei souvenir che sanno di tradizione e autenticità.

Infine, da non lasciarsi sfuggire, è il complesso di Volubilis, il sito romano più importante e meglio conservato dell’intero Marocco.
Esso si trova nella verdissima valle che circonda l’altipiano su cui sorge Meknes, a circa 30km dalla città.
Da non perdere i resti della basilica, l’acquedotto e le terme, oltre che ciò che rimane lungo il decumano massimo,  coi perimetri dei negozi e delle case e spettacolari mosaici di marmo policromo.

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