Israele e il deserto del Negev

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Lungo l’antica Via dell’Incenso, crateri scenografici, vigneti, olivi e ghepardi: ecco l’incanto del deserto del Negev

Immaginate un altipiano nel deserto dove d’estate non serve l’aria condizionata perché il clima è piacevolmente secco e ventilato.
Un deserto dal cuore verde e generoso dove spuntano coltivazioni di olivi da cui spremere un olio denso e dal sapore intenso e fruttato, dove filari di vigneti regalano un vino rosso profondo che ricorda il nostro appassionato amarone.
Dove per incanto in primavera – e solo per alcuni giorni – il suolo arido e polveroso veste un manto di fiori dai colori intensi e specie rare come The Petra Iris (Iris Petrana), un vero miracolo della natura.
Dove di notte si aggirano stambecchi, lupi, iene, ma con un po’ di fortuna si possono incontrare anche i ghepardi.

Siamo nel deserto del Negev, ai confini del Sinai. Lungo la strada n. 12 che porta da Eilat a Tel Aviv il paesaggio è prevalentemente e roccioso, con la presenza di formazioni di vario tipo, un alternarsi di rocce granitiche, calcaree e sedimentarie, a formare una splendida tavolozza dai caldi colori ella terra.

Mitzpe Ramon è una piccola città incastonata nel cuore del deserto, giusto a metà strada tra Tel Aviv ed Eilat, luogo di pace e lontano da ogni frastuono cittadino.
Qui è possibile sostare qualche giorno scegliendo tra un lussuoso lodge o una suggestiva tenda con un tetto a cupola di mille stelle, per godere l’atmosfera del deserto, la pace del silenzio e la magnifica vista sul Cratere Ramon.

Per gli amanti della natura c’è solo l’imbarazzo della scelta: trekking nel deserto, a piedi o in bici, safari in jeep anche notturni per avvistare e studiare il comportamento degli animali, visite guidate per ammirare lo spettacolo della volta celeste ed imparare a conoscere le costellazioni… e per chi vuole vivere un’esperienza indimenticabile, c’è la possibilità di trascorrere qualche giorno con i beduini nel deserto condividendo con loro abitudini, riti e tradizioni.

Osservare il Cratere di Ramon dalla terrazza panoramica di Mitzpe Ramon è uno spettacolo meraviglioso: ci si trova di fronte ad un imponente bacino, uno degli unici sette crateri al mondo di origine erosiva, formato originariamente da uno strato inferiore morbido di arenaria ed uno superiore calcareo.

La forza della natura ed il tempo hanno fatto un gran bel lavoro: i movimenti tettonici e l’erosione delle acque hanno regalato a questo lembo di deserto elementi paesaggistici rari e suggestivi, vallate dalla bellezza straordinaria con effetti multicolori comparabili alla Death Valley.

All’interno di questo paesaggio l’Avdat National Park è senza ombra di dubbio uno dei luoghi naturalistici più suggestivi di Israele: si tratta di un imponente canyon scavato nella roccia bianca dalla potenza delle acque del fiume Zin. La valle può essere ammirata dall’alto, con scorci mozzafiato sugli strati calcarei modellati da secoli di acque impervie, oppure percorsa a piedi dal basso verso l’alto con un trekking di un paio d’ore circa. Ai piedi della valle il fiume dà origine ad un’oasi in pieno deserto, con cascatelle e piscine dove gli stambecchi vengono ad abbeverarsi.

Fonte di sostentamento per animali e piante, la valle dello Zin ha ospitato migliaia di anni fa, fin dal periodo nabateo, un importante insediamento urbano, primo nucleo di quella che sarebbe stata poi la città di Avdat. Ora città abbandonata e in rovina, l’arroccata Avdat – Patrimonio dell’Unesco – conobbe i fasti tra il II secolo a. C ed il VII secolo d. C., quando era la seconda città più importante lungo la via dell’Incenso – dopo Petra – e dove stagionalmente sostavano le carovane che viaggiavano percorrendo l’antica strada. Una rotta carovaniera lunga 2.400 km che partiva dall’Oman attraversando lo Yemen, l’Arabia Saudita e la Giordania, per arrivare al Negev e terminare presso il porto di Gaza.

I 65 km che vanno da Moa ad Avdat sono i più ricchi di testimonianze dove si trovano forti, caravanserragli, antiche cisterne d’acqua, pietre miliari e resti di città come Avdat, Haluza, Shivta e Mamshit. Luoghi i sosta e rifornimento per le Carovane che per oltre 700 anni trasportarono con i cammelli incenso, mirra e altre spezie tanto apprezzate dagli antichi romani.

Info Utili

Per raggiungere Israele abbiamo volato con la compagnia di bandiera El Al www.elal.com

La nostra guida di riferimento in loco: Uri Bar-El www.israeleturismo.com

Safari nel deserto diurni e notturni: Dr. Haim Berger www.negevjeep.co.il

Info sui tour nel deserto Negev: www.negevtour.co.il

Per info generali: www.goisrael.it

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