Jaguar XK Convertible – Test Drive

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Fascino britannico e artigli da felino di grossa taglia per la nuova convertibile Jaguar

Il V8 aspirato da 5 litri che borbotta sotto il cofano tornito, la piacevole sensazione di un abitacolo sartoriale, un telaio composto e preciso che non tradisce: emozioni che da decenni si avvertono solo quando sul volante è stampigliato un giaguaro. Questa, in sintesi, è la nuova Jaguar XK Convertible. La nuova XK si presenta con un’estetica rivista, che comprende nuovi gruppi ottici e dettagli della carrozzeria. Il risultato è una granturismo elegante, atletica, mai eccessiva nel suo modo tutto inglese di essere sportiva. Anche all’interno si respira aria nuova, con finiture più curate ed il JaguarDrive Selector integrato nella consolle centrale. Piacevole la retroilluminazione bianca dei quadranti, con lancette rosse, così come la pelle utilizzata sulle portiere.

Il motore da noi testato sulla Convertible è un nuovo V8 aspirato di 5 litri, che eroga 385 cavalli e ben 515 Nm a soli 3.500 giri. Si tratta di un’unità raffinata, completamente in alluminio, dotato di iniezione diretta SGDI e doppia fasatura variabile degli alberi a camme. Rispetto al vecchio 4,2 è più leggero, più potente e molto più efficente, con un consumo medio di 11,2 l/100 km. Abbinato all’ottimo cambio automatico ZF a sei rapporti, fa scattare la cabrio inglese da fermo a 100 orari in 5,6 secondi, mentre la coupé impiega un decimo in meno.

Su strada
Avete presente quando siete a cena con una bella donna e cercate di prolungare le cose il più possibile? Ecco, questo è capitato a noi guidando la XK. Peccato ci sia un aereo da prendere, ben meno emozionante della Provenza primaverile che fa da sfondo al nostro test.
La nuova XK, con la capote rigorosamente ripiegata, ci ha fatto passare dei bei momenti. L’abitacolo è raccolto ma non angusto, con finiture all’altezza ed un design accattivante.

Il nuovo 5.0 risponde ai comandi sul gas con un brontolìo gutturale, animalesco, ed altrettanto aggressive sono le reazioni in termini cronometrici. C’è talmente tanta coppia che non ci avventuriamo quasi mai nella zona alta del contagiri: una marcia dietro l’altra tramite le palette al volante e si viaggia spediti fra una curva e l’altra. La dinamica è eccellente, la sensazione di agilità infonde sicurezza e lo sterzo tarato come si deve dialoga perfettamente coi polpastrelli. Limitati i movimenti della carrozzeria, ma non per questo si saltella sugli ostacoli, visto il buon compromesso raggiunto dai tecnici Jaguar. La frenata è pronta, potente e ben dosabile. Tutti i comandi offrono un feeling impeccabile, il cambio ZF reagisce con prontezza, e si ha sempre l’impressione di poter osare tanto è il margine di sicurezza consentito dall’ottimo bilanciamento della XK.

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