12? ‘In moto sulle Alpi’

All‘inizio di luglio quando la calura attanaglia le città trovarsi in moto a scorrazzare sulle vette alpine è certo un bel modo di sfuggire all’afa. E’ quello che faranno 40 appassionati , provenienti da tutta Italia,che parteciperanno in sella a motociclette costruite entro il 1965, alla 12° edizione di “In Moto sulle Alpi” il tradizionale appuntamento delle due ruote organizzato dal Veteran Car Club Torino uno dei più datati e blasonati club di collezionisti di auto e moto.

I partecipanti si ritroveranno il 4 luglio a Carmagnola, alle porte di Torino, per le operazioni di registrazione e poi via, verso la Val Varaita, per scalare il mitico Colle dell’Agnello 2.748 mt. la “Cima Coppi” dell’intero itinerario.
Si scende poi a fondo valle, attraverso il magnifico Parco Nazionale del Queyras, per poi affrontare il Col di Vars e attraverso il Colle della Maddalena tornare in Italia, per raggiungere Bagni di Vinadio, presso il noto centro termale di romana fondazione.

Il giorno dopo, domenica 5 luglio, da Vinadio si scende a Demonte, per imboccare il Vallone dell’Arma, una delle zone più selvagge del cuneese e percorrere il Colle Fauniera, mitica cima per tutti i motociclisti capaci di affrontarne le difficoltà. Da qui vertiginosa discesa in Val Maira, per poi risalire ad Elva, attraverso una delle Valli più spettacolari dell’intero Piemonte. Si continua a salire verso il Colle di Sampeyre, attraverso un’incredibile distesa di prati e qui a scelta o percorrere in costa la strada sterrata che porta al Santuario di Valmala, o scendere direttamente a Sampeyre  e da qui  raggiungere Carmagnola dove si concluderà  l’incontro presso  un rinomato ristorante.

Questo raduno di grande tradizione, vedrà riuniti un gruppo di veri appassionati, quelli che non corrono più del necessario, ma di quelli che stanno stare in sella per ore, percorrendo chilometri godendosi incantevoli panorami di incomparabile bellezza. Si tratta di un omaggio alla Valli del Cuneese che riservano sempre delle piacevoli sorprese grazie al fatto che l’opera degli abitanti e degli amministratori, ha saputo conservare le tradizioni e le ricchezze di fauna e di flora che le caratterizzano.