Porsche Cayenne Diesel – Long Test Drive

Stampa

La Porsche per tutti i giorni adotta il 3.0 V6 TDI unendo comfort e praticità, senza dimenticare le prestazioni Porsche; ecco la prima auto di Stoccarda alimentata a gasolio

Se qualcuno si stava chiedendo come si possono unire prestazioni, comfort e la praticità quotidiana, ecco la Porsche Cayenne D, un’auto che nessuno si aspettava e nasce così la prima Porsche che alla benzina preferisce il gasolio. Un unico propulsore, capace di abbinare prestazioni soddisfacenti e costi di gestione accettabili. L’unità scelta è un 3.0 litri V6 a 24 valvole di derivazione Audi. Si tratta di un’unità moderna e performante, capace di erogare 240 cavalli (176kw) e 550 Nm di coppia massima. Valori di tutto rispetto: la robusta coppia motrice, in particolare, sembra adeguata a muovere agilmente la notevole stazza della Cayenne. Molto interessati i valori dichiarati riguardo il consumo di carburante: 9.3L/100km.

Anche le emissioni di CO2, pari a 244g/km, rientrano entro una soglia accettabile considerando la categoria di appartenenza della celebre SUV tedesca. Il cambio è l’ultima versione del Tiptronic-S. Un sei rapporti ampiamente collaudato, capace di passaggi di marcia dolci nella guida rilassata in versione full auto. In modalità manuale cambia carattere, garantendo passaggi di marcia fulminei considerando che ci troviamo di fronte a un cambio basato sul convertitore di coppia, privo quindi della doppia frizione tanto di moda negli ultimi tempi.

Prova su strada
Esteticamente non si nota nulla. Mettendo accanto una Cayenne 3.6 V6 a benzina e una Cayenne 3.0 TD V6 a gasolio non c’è nessuna differenza da scoprire. Gli amanti dell’enigmistica devono perlomeno aprire le portiere per vedere la targhetta che indica la motorizzazione. In alternativa, bisogna appoggiare il naso sul finestrino del guidatore e cercare di scorgere dove comincia la zona rossa, posta a 4600 giri/minuto. Ulteriore segnale che indica chiaramente che il cuore che batte sotto il cofano di questa Porsche è un diesel, il sound che produce all’avvio, non quello tipico delle supercar di Stoccarda. Anzi, più che Stoccarda, si dovrebbe parlare di Gyor, la città ungherese dove ha sede lo stabilimento Audi che produce il 3.0 TD V6.

Anche in questa Cayenne non manca l’opzione “Sport” che cambia istantaneamente il comportamento della vettura, rendendo l’acceleratore estremamente sensibile e pronto a scatenare i 240 cavalli e i 550 Nm di coppia che consentono alla Cayenne diesel di raggiungere i 100 km/h con partenza da ferma in 8,3 secondi, stesso tempo della Volkswagen Touareg con la stessa motorizzazione. 214 i chilometri orari di velocità massima, non male per un SUV da 2315 kg, soli 70 in più rispetto alla versione a benzina. Euro 4 l’omologazione grazie ai 244 g/km di Co2 che la qualificano come la Cayenne più ecologica della gamma.

A livello dinamico, la qualità che più si apprezza a bordo della Cayenne D è la quasi totale assenza di rollio, fenomeno tipico dei suv capace di diminuire drasticamente il comfort a bordo. Come le sorelle a benzina, invece, la Cayenne D conferma le qualità che si apprezzano fra una curva e l’altra, oltre che sui lunghi rettilinei autostradali dove la silenziosità a bordo è assoluta. Ed ecco che così ci si scorda facilmente di essere preceduti da un motore a gasolio. A ricordarlo – ma solo ai guidatori più attenti – una leggera vibrazione al volante.

Il prezzo? 60mila euro; una via di mezzo insomma, fra l’entry level a benzina e la sorella maggiore Cayenne S.

Stampa