The Creative Rooms, Venezia

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In occasione della 53? Biennale di Venezia il Certosa Hotel ospita 18 artisti chiamati a reinterpretare il concetto di albergo progettando un luogo di pensiero e in estremo equilibrio con la natura

L’arte contemporanea occupa Venezia e non solo all’interno dei Giardini e dell’Arsenale, tantissimi infatti i luoghi dove dai primi di giungo fino al 22 novembre si respirerà aria di innovazione e metamorfosi.
Nella creatività generale che avvolge l’intera Laguna c’è chi ha deciso di realizzare installazioni destinate a diventare simbolo del luogo che le ospita anche oltre al termine della rassegna.
E’ il caso del progetto “ The Creative Rooms” promosso e realizzato da Lucrezia De Domizio Durini, con la collaborazione del filosofo e critico d’arte Gérard Georges Lemaire, protagonisti della kermesse 18 artisti di diverse nazioni e generazioni, a cui verranno assegnate 18 stanze del Certosa Hotel nell’isola di Certosa, Venezia,  gli artisti devono reinterpretare il concetto di Albergo  uscendo dalla struttura per proporre un luogo di affari e pensiero, seduzione sensuale e intellettuale.
Le stanze verranno chiamate con il nome dell’artista che le trasformerà cercando un ‘equilibrio tra loro e la natura attorno.
Ad inaugurare il progetto saranno cinque artisti: l’italiano Mario Bottinelli Montadon con Double room, il francese Gerard Dicrola con Chambre d’or, la tedesca Dagmar Dost-Nolden con Der Tag bevor das…, la coreana Youngju Oh con Mipung e il greco Nikos Zouboulis -Titsa Grekou con Thalatta.
Mentre le stanze vedranno nuova luce nella zona ristorante Lucrezia De Domizi Durini ha allestito una mostra fotografica in ricordo del marito scomparso Buby Durini e in omaggio al Maestro tedesco Joseph Beuys, uno tra i più rappresentativi personaggi dell’arte mondiale della seconda metà del ‘900.

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