Sentiero dei Walser, Valle d’Aosta

Stampa

Escursioni e passeggiate alla scoperta di antichi villaggi attraverso sentieri antichi, paesaggi mozzafiato e culture mai dimenticate

Gli amanti delle passeggiate, delle escursioni all'aria aperta e soprattutto delle culture diverse e storiche che ci circondano, apprezzeranno particolarmente questo suggerimento,  il “Sentiero dei Walser” della valle d' Aosta, rappresenta l'ideale del weekend curioso, capace di appassionare e affascinare.
I Walser erano una popolazione di origine germanica, proveniente dall’Alto Vallese che tra il XII e il XIII secolo emigrò in tutta Europa, soprattutto nel Breisgau (zona di Friburgo) e nel nord della Svizzera, sempre conservando forti legami col paese natale e le tradizioni famigliari.  In Valle d’Aosta si insediò a sud del Monte Rosa. In aree montane disabitate e difficili, i coloni dissodarono i terreni e li resero coltivabili, tracciarono sentieri e costruirono, in piccoli nuclei sparsi, abitazioni in legno e pietra dalle linee inconfondibili.
Il Grande Sentiero Walser è un tracciato che attraversa la Valtournenche, la Val d'Ayas e la Valle del Lys (Gressoney) che può anche essere percorso interamente, con più tappe, dormendo nei bivacchi o nei rifugi, o parzialmente scegliendo tappe di una giornata.
Entrando in Valle d’Aosta sulla A5 a pochi chilometri dall’uscita di Pont-Saint-Martin in direzione Gressoney-Saint-Jean si possono visitare i villaggi del comune di Perloz. All’arrivo a Crétaz di Miochaz, dove si parcheggia l’automobile, si diramano due sentieri che conducono in poco più di venti minuti di passeggiata agevole agli ultimi villaggi di Perloz tuttora abitati in alcuni periodi dell’anno tanto che c’è chi lavora nell’alpeggio o in un laboratorio di scultura. Chemp è caratterizzato da grandi abitazioni in pietra della fine del XIX secolo, una minuscola cappella e costruzioni rurali più semplici e antiche. Ma è soprattutto una casa con granaio del XVII sec. abbellita da una loggia ad arcate a gratificare i visitatori che si sono avventurati fino a qui. Un po’ più in alto Varfey, nasce a cavallo della linea di confine tra i comuni di Perloz e Lillianes, mentre angoli e scorci deliziosi si possono trovare anche a Pessé, sopra il vallone di Nantey, e a Fenêtre.
Proseguendo sulla regionale in direzione Gressoney, si incontra il villaggio di Farettaz, una piccola frazione di Fontainemore e uno dei borghi meglio conservati della zona. Specializzati proprio nell’edificazione di abitazioni, gli abitanti -mastri costruttori in Savoia, a Torino, Marsiglia, Lione, Grenoble e persino a Parigi- hanno costruito le proprie case su versanti ripidi, coperti da castagni con grande maestria e amore per il taglio preciso della pietra. Nel villaggio  “Pra dou Sas” è visitabile un interessante museo etnografico che presenta al pubblico gli oggetti della vita quotidiana inseriti negli scenari di un’abitazione tradizionale (Informazioni AIAT La Porta della Vallée Tel.0125-804843)
Pochi chilometri dopo proseguendo sulla SR44, Issime è ancora ricco di testimonianze del XIV° secolo, quando il territorio era diviso in due aree: Yssima Plana e Yssima Soveror (Vallone di San Grato). Gli Issimien, famosi mastri costruttori hanno edificato case in pietra e in muratura anche a causa della progressiva diminuzione di legno da costruzione, in effetti le più antiche, del XV° secolo, sono di legno e richiamano alcune abitazioni dei Grigioni. Un percorso ad anello attraversa il vallone partendo dalla cappella di San Grato fino a raggiungere quella di Mühni a 2000 mt. Da visitare gli alpeggi Stein e Vlüeckji.
Da Gressoney-La-Trinité in un’ora di passeggiata segnalata con cartelli dedicati al Grande Sentiero Walser si raggiunge il villaggio di Alpenzu (nell’immagine) collocato su una terrazza d’origine glaciale e uno dei più antichi. I documenti testimoniano l’esistenza del  villaggio già dal 1200, mentre le abitazioni attualmente in essere (13 in tutto) sono datate dal 1668 in avanti. In queste abitazioni, a partire dal 1992, è allestito il rifugio omonimo dove è possibile soggiornare a partire dall’ultima Domenica di Giugno fino alla prima settimana di Settembre (Tel. 338-2562229 www.rifugioalpenzu.it ).
 
Informazioni per il lettore: www.lovevda.it Tel. 0165 236627

Stampa