Visita al Rose Theatre, il primo teatro sulle rive londinesi del Tamigi

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A Londra scopriamo una vera e propria chicca per tutti gli appassionati di recitazione: un teatro sulle rive del Tamigi dove assistere a rappresentazioni della letteratura tradizionale britannica.

Testi di Massimo Frera e Veronica del Punta – 25 Novembre 2012

Opere firmate Marlowe, Shakespeare, Johnson e Kyd sono andate sul palco del primo teatro sulle rive del Tamigi, il Rose Theatre, tra il 1587 e il  1603. La storia ci sorprende ancora a Londra, non appena veniamo a sapere che il Rose è ancora attivo!
Nel 1988 archeologi del Museum of London scoprono due terzi del piano inferiore del teatro durante gli scavi per le fondamenta di un moderno palazzo. Sono state trovate intatte sezioni in mattoni di quello che era un perimetro irregolare di 14 lati. Anche il pavimento sul quale gli spettatori stavano probabilmente in piedi, come al vicino e rivale Globe, è giunto a noi parzialmente intatto. Proprio il pavimento del Rose è di particolare interesse, in quanto è l’unico teatro elisabettiano disponibile agli studiosi per approfondire le ricerche su quella che era un epoca d’oro del teatro. Il Rose infatti era il terzo – in ordine di costruzione – dei dieci teatri all’aperto di Londra, tra il 1567 e il 1614. Quando nel 1594 a seguito di repressioni religiose puritane molti teatri vennero chiusi, il Rose fu uno dei due con licenza di proseguire all’interno delle mura cittadine. La storia è stata così clemente da salvare fino ai nostri giorni memorie scritte di ogni opera portata in scena sul suo palco.

UN PEZZO DI STORIA PRENDE VITA
Se il West End londinese è il centro mondiale del teatro lo deve anche al Rose, che 400 anni fa fu l’inizio di tutto il panorama teatrale britannico. Per questo si cerca di farlo rinascere come tale, un teatro! Ovvero, è possibile assistere a spettacoli all’interno del Rose persino oggi. Noi abbiamo assistito ad un opera di Shakespeare “The Winter’s Tale” (“Il racconto d’inverno”), messa in scena in costumi elisabettiani grazie alla regia di Helen Oakleigh, undici straordinari attori e tre musicisti. La tragicommedia shakespeariana, ambientata in Sicilia e in una imprecisata Boemia affacciata sul mare, scorre rapida al Rose. In realtà non si comprende bene dove ci si trovi, perché l’atmosfera è buia e i resti del teatro si trovano de facto nelle fondamenta di un edificio moderno. Il perimetro di quello che era la platea è più in basso delle 50 sedie che accolgono i pochi e fortunati spettatori delle rappresentazioni odierne e sono illuminati solo da candele che si riflettono sullo specchio d’acqua creato dalle infiltrazioni d’umidità. Uno scenario che gli attori abitano e vivono insieme a tre musici che accompagnano con le loro note lo svolgersi dell’azione. E’ pura magia. I musicisti e alcuni attori sullo sfondo, tra le fioche luci delle candele, come sospesi sulle arcate in muratura del Rose e gli attori in costume che si avvicendano sul palco a due passi da noi. Un sito archeologico torna a prendere vita, torna ad essere un teatro.

UNA MISSIONE PER LE GENERAZIONI A VENIRE
Nel momento in cui si sparse la voce a Londra che i lavori sulle rive del Tamigi avevano ridato luce a quello che poteva essere il Rose, centinaia di persone accorsero sul luogo del ritrovamento per difenderlo dal proseguimento dei lavori. Attori, famosi e meno famosi, appassionati, cittadini, tutti insieme per quello che fu un vero e proprio caso mediatico. Nacque rapidamente una Fondazione, “The Rose Theatre Trust” per sostenere quella che fu una campagna di raccolta fondi quasi spontanea dal titolo “Save the Rose”. In breve tempo la raccolta fondi permise l’intervento degli archeologi e iniziò un processo di conservazione che vede il teatro iscritto nella lista dei monumenti antichi nazionali. Il Trust ha reso possibile la visita al sito archeologico dal 1999 e, da qualche anno, lo ha reso palcoscenico. Pochi mesi fa ha ricevuto un premio dalla raccolta fondi della Lotteria Nazionale inglese e forse a breve nuove ricerche prenderanno vita al Rose.

Nel 2013 il cartellone del Rose è molto interessante: a febbraio “Amleto” (Shakespeare), a marzo “Didone, Regina di Cartagine” (Marlowe), a giugno “L’Alchimista” (Ben Johnson) e a Luglio “MacBeth”, ancora di Shakespeare. Programma ufficiale, orari e informazioni sul sito del Rose Theatre www.rosetheatre.org.uk La visita quotidiana al sito archeologico è gratuita con la possibilità di una donazione. Gli spettacoli sono a pagamento. L’occasione è imperdibile!

 

Foto di Pepe Pryke

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