Meritalia al Salone del Mobile 2009
Gaetano Pesce, Alessandro Mendini, Karim Rashid e altri celebri designer firmano nuovi originali progetti per lo storico brand del made in italy
Meritalia, azienda specializzata nella produzione di imbottiti, lancia una serie di novità che hanno già colpito nel segno confermando la vocazione del brand alla creatività e alla sperimentazione più innovativa. La collaborazione con alcuni dei nomi più prestigiosi del design ha portato quest’anno alla nascita di pezzi come Montanara di Gaetano Pesce, un’ode alle meraviglie della Natura; di grande impatto anche Colorado, un componibile formato da una serie di colline e praterie in forme di sedili, braccioli e schienali. Essi si associano liberamente e, a seconda delle stagioni, si vestono con la vivacità ed intensità dei colori della primavera ed estate, oppure con le tinte tonali dall’autunno.
Ma il grande designer firma anche il progetto Gli Amici, componibili che si ispirano al mondo animale e riportano ad atmosfere infantili, giocose e molto originali.
Alessandro Mendini propone quest’anno Settecento, divani e poltrone attenti alle performance e alle tecnologie del moderno, ma che evocano l’immagine di una eleganza diversa dalla nostra, e ne propongono l’uso.
Matrix è invece il nuovo progetto di Karim Rashid che per Meritalia propone una risposta decorativa e riconfigurabile al nostro mondo Cartesiano: un semplice sistema modulare rettangolare e componibile in molteplici versioni, fatto solamente da quattro componenti di alta qualità come seduta, schienale, bracciolo e superficie.
New Toki esprime la visione di Toshiyuki Kita secondo cui, nel lifestyle contemporaneo, c’è bisogno di complementi versatili e facilmente adattabili a dei soggiorno in cui convivono computer e home theatre. Infine, Marco Piva, progettista che da sempre si occupa di grandi forniture, per Meritalia ha pensato ad un pezzo unico dalla forma ellittica che sembra dimentica delle necessità funzionali e ergonomiche, descrive nello spazio tutto il volume necessario per un divano come fosse una scultura.