Villa Poiana, Andrea Palladio

Inaugurato il nuovo allestimento di Villa Poiana, un nuovo modello di visita nato per far parlare uno dei migliori capolavori realizzati da Andrea Palladio

Villa Poiana, il capolavoro architettonico realizzato da Andrea Palladio nel 1546 – 1563 , situato nella cornice di Poiana Maggiore nel vicentino da oggi può raccontarsi; grazie al nuovo allestimento allestito dal CISA Palladio la villa può narrare la propria storia, far leggere la propria architettura e far comprendere l’estremo meraviglioso equilibrio che la circonda.
Il nuovo modello di visita, che si avvale anche di tecnologie moderne, è il risultato nato dalle menti dei migliori specialisti che hanno creato un percorso per condurre il visitatore verso la comprensione totale di questo luogo; un modello capace di diventare un prototipo riproducibile altrove per , o in, tutte le grandi dimore della civiltà di villa.
“In modo – sottolinea la Presidente del CISA Amalia Sartori –  da creare, nel visitatore di un futuro percorso in villa, una consuetudine, un ritrovarsi, villa dopo villa, lungo un filo conduttore unico pur nelle infinite sfaccettature di una grande, magnifica storia. Non a caso, la sezione finale del percorso di visita presenta le altre ville, nella fattispecie di Palladio, presenti nel territorio, come se la Poiana – ma un domani qualsiasi altra dimora – una volta fattasi scoprire ed ammirare, passasse il testimone alla villa successiva”.
“In primo luogo è la villa che deve “mostrare se stessa, essere il principale oggetto in mostra, afferma Guido Beltramini, coordinatore ed ideatore del progetto. Di qui la messa a punto di strumenti che consentano, al non specialista, al turista normale, di “leggere” l’edificio. A facilitarlo sono strumenti multimediali semplici nell’utilizzo ma molto efficaci e spettacolari che svelano il sistema progettuale palladiano, i percorsi, le funzioni, gli spazi diversi dell’edificio. Tra gli strumenti anche un “tavolo anatomico” dove sarà facilmente possibile “dissezionare” l’edificio, riandando indietro sino al momento del concepimento da parte di Palladio e ancora prima alla decisione di acquistare questo latifondo da parte della famiglia Poiana”.
La storia della villa, intesa come monumento ma anche nella funzione primigenia di centro economico e i suoi apparati decorativi sono descritti nel salone centrale e in alcune sale laterali. Monitor e lettori di schede di memoria ma anche specchi consentono di cogliere aspetti altrimenti non visibili della decorazione a fresco e a stucco.
Una villa che oggi torna viva grazie ad una funzione nuova: non più di centro di un’azienda agricola ma fulcro di un sistema turistico e culturale innovativo.

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