Ferrari FF al Salone di Ginevra 2011

Il Cavallino rampante presenta la prima 4 posti a 4 ruote motrici. Che ‘decolla’ da 0 a 100 all’ora in 3,7 secondi e ‘vola’ fino ai 335 all’ora. E con un litro percorre 6,5 chilometri

A trazione integrale e per questo “rivoluzionaria”, almeno per Maranello. All’81° Salone di Ginevra il Cavallino rampante espone Ferrari FF che, assicura il costruttore, “cambia il modo di interpretare le gran trusimo sportive”.

Il modello misura 4,907 metri di lunghezza e appena 1,379 di altezza, è equipaggiato con un motore V12 anteriore-centrale e rappresenta la più prestazionale e versatile vettura nella storia di Ferrari. Ma, soprattutto, è la prima Ferrari a 4 posti e 4 ruote motrici e si stacca profondamente dal passato riuscendo a conciliare, per la prima volta, prestazioni estreme con la fruibilità di una vera GT con un design fortemente innovativo.
La nuova Ferrari FF è una coupè con carrozzeria shooting brake caratterizzata erede della Ferrari 612 Scaglietti. Il motore è un 6,3 litri V12 da 660 cavalli di potenza a 8000 giri, mentre la coppia massima è di 683. Il rapporto peso/potenza è pari a 2,7 chilogrammi per cavallo.

Grazie alla tecnologia Hele, acronimo di High emotions-low emissions (grandi emozioni, basse emissioni), che include il sistema Stop&Start, nel ciclo misto Ferrari FF percorre poco meno di 6,5 chilometri per litro (15,4 ogni 100) con emissioni di CO2 pari a 360 grammi per km, ovvero il 25% rispetto ai precedenti V12. Quasi “spaziale” l’accelerazione: Ferrari FF “decolla” da 0 a 100 all’ora in 3,7 secondi con una velocità massima di 335.
FF è incollata al suolo anche su terreni con coefficienti di aderenza molto bassi grazie al sistema 4RM (4 ruote motrici) brevettato da Ferrari. La coppia viene fornita sempre alle ruote posteriori e, grazie alla PTU (Power Transfer Unit), parte di essa viene trasferita all’asse anteriore nella quantità e limitatamente al tempo necessari ad affrontare superfici a basso grip. La massima sportività in dinamica di marcia è garantita dall’architettura con schema transaxle (motore anteriore-centrale, cambio al posteriore entro l’asse) e ripartizione delle masse con il 53% del peso al posteriore. L’impianto frenante è l’italiano Brembo in carboceramica di terza generazione.
Il bagagliaio ha una capacità di 450 litri che può lievitare fino a 800 grazie ai sedili posteriori ribaltabili indipendentemente che consente alla vettura di superare per capienza non solo le “colleghe” di segmento ma anche numerose berline a 4 porte.

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