Museo Nicolis

Un salto nel passato per ammirare le meraviglie dell’ingegno umano grazie al Museo dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica

Un museo non museo, frutto della passione di un uomo che ama la storia, la tecnica e soprattutto il genio delle invenzioni. Il Museo Nicolis nasce a Villafranca di Verona grazia alla determinazione di Luciano Nicolis, l’ imprenditore che è riuscito a realizzare il suo sogno e a condividerlo con tutti.
Il museo non museo, simpaticamente chiamato dagli addetti ai lavori, è tale perché è un racconto, un viaggio attraverso la storia per scoprire, grazie all’ esposizione di centinaia di automobili, aerei, biciclette, macchine fotografiche e da scrivere, le meraviglie create dall’uomo nel tempo.
Il museo dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica è stato inaugurato nel 2000 e rappresenta un traguardo destinato ad evolversi perché la passione del suo ideatore non ha nessuna intenzione di estinguersi, anzi,un luogo che possiamo definire custode della storia.
Ogni spazio è dedicato all’uomo e alle sue invenzioni che hanno caratterizzato la storia negli ultimi due secoli, dalle automobili, che,  inutile ribadirlo, hanno segnato la vita di tutti facendoci cambiare abitudini e  rappresentano il simbolo della vittoria, alle motociclette, il museo ne ospita ben 100 esemplari introvabili, i primi velocipeti, il primo scooter,  per non parlare della collezione di biciclette, da perderci gli occhi e il cuore nell’ammirarla, il museo può solo stupire chi apprezza le capacità dell’uomo.
L’essere umano non si è limitato solo al movimento, anzi, le sue invenzioni che oggi continuiamo ad usare nel quotidiano hanno origini complesse e geniali,  per questo il Museo Nicolis non tralascia nulla e dona ad ogni meraviglia il giusto spazio.
Una parte del museo è dedicata agli strumenti musicali, la degna dimostrazione delle capacità e della intelligenza, incredibili opere di grande valore realizzate da esperti artigiani. Sono centinaia gli strumenti, dai primi dittafoni, che incidevano su bobine di cera, agli organetti a manovella, dagli aerofoni a tastiera agli strumenti a fiato. Il silenzio che regna aiuta a ricordare la bellezza dei loro suoni.
Altra piccola ma preziosa collezione è dedicata alla macchina da scrivere, simbolo della comunicazione  e del giornalismo, i primi tentativi di costruzione risalgono al 700 e avevano l’intento di consentire la scrittura ai non vedenti. Una collezione che non poteva mancare data l’origine certa della prima macchina dattilografa attribuita all’italiano Ravizza di Novara. Nel museo sono esposti circa 80 modelli dal ‘800 alla metà del ‘900, e non mancano di destare la curiosità dei visitatori.
Infine, ma non per importanza e bellezza, segnaliamo che all’ interno del museo è possibile ammirare una splendida collezione di apparecchi fotografici, circa 400, che vogliono raccontare soprattutto ai più giovani, la storia della fotografia, ripercorrendo l’evoluzione del principio ottico fino alle moderne attrezzature di oggi.
Il Museo Nicolis dell’ Auto, della Tecnica e della Meccanica rappresenta un sfida, non solo per la realizzazione di un sogno ma anche per il suo impegno costante nel divulgare la cultura, visitato sopratutto dai più giovani, rende da subito chiaro l’intento di spiegare la nostra storia per non dare scontati i traguardi di oggi.
Pur mantenendo l’automobile protagonista, per la passione dominante del fondatore, le collezioni presenti rappresentano una panoramica ampia su un mondo affascinante e in continua evoluzione.
Il Museo non si limita all’azione dell’esporre ma ospita attività didattiche, congressi, grazie a un’intera area dedicata a riunioni, incontri di lavoro,eventi e offre lo “spazio delle idee”, un’area di 60 mq destinata a Mostre tematiche, sperimentazioni artistiche culturali, esposizioni, performance di nuovi talenti.
Una finestra verso il passato per capire il futuro.

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