Lo spirito e il corpo, Musei Civici agli Eremitani Padova

Fino al prossimo 15 luglio 2009 è possibile ammirare circa 70 fra dipinti e incisioni, provenienti dalle collezioni dei Musei Civici e da alcuni importanti prestatori

“Lo spirito e il corpo. 1550-1560. Cento anni di ritratti a Padova nell’Età di Galileo.” è la mostra attualmente visibile presso i Musei Civici agli Eremitani, a Padova.
Circa 70 opere dei più grandi maestri dell’epoca di Galileo tra cui Tiziano, Tintoretto, i Bassano, Campagnola, Apollodoro, Montemezzano, Padovanino, Damini, Chiara Varotari e Tiberio Tinelli sono i dipinti aventi per soggetto personaggi padovani legati all’ambiente locale o realizzati da pittori attivi in città nel periodo preso in esame, mostra in una coinvolgente carrellata i differenti approcci e le diverse esigenze della ritrattistica.
Particolarmente sensibile all’aspetto psicologico dei personaggi e alle inquietudini di un’epoca di crisi è Tintoretto, di cui la mostra propone significativamente alcuni importanti lavori. Una tra le opere di più alta qualità della maturità del pittore, prestata per l’occasione da Palazzo Pitti, è il Ritratto di Alvise Cornaro dalla forte intensità espressiva, proprietario terriero, letterato e mecenate, personalità di spicco della Padova del tempo, al centro di una fitta rete di relazioni.
Grandi protagonisti del genere, sia pure alla ricerca di un naturalismo più sommesso, sono i componenti della famiglia dei Bassano, in particolare Francesco, figlio primogenito di Jacopo, e Leandro, autentico specialista e ritrattista ufficiale dei Dogi. Accanto a capolavori dei Civici Musei patavini dei primi anni del Seicento, come il Ritratto di Alvise Corradini (rettore a Padova dell’Università della Lana, filosofo e giureconsulto nonché collezionista di antichità) e quello del Cardinale Giovanni Dolfin, risulta suggestiva per il forte legame con Padova l’Allegoria del Battesimo di Chiara Maria Minotto. Proveniente dalla collezione della Fondazione Cariparo, l’opera propone una veduta fantastica della città come sfondo ad una seduta del consiglio cittadino, ove i ritratti dei componenti sono resi con rapidi segni e sicura aderenza fisionomica.
Le fonti antiche celebrano l’attività del maestro come ritrattista ufficiale dei circoli universitari legati all’ambiente galileiano, tanto che la straordinaria galleria di ritratti registrati nel 1630 da Tomasini nell’Illustrium virorum elogia sembra derivare in buona parte da prototipi di Apollodoro.
Così, in mostra, alla grande tela celebrativa con i Rettori Giustiniani e Gussoni fa da contraltare una serie di ritratti di taglio tradizionale, a mezzo busto, tra i quali spicca il Ritratto del compositore cremonese Costanzo Porta, maestro di cappella al Santo e successivamente al Duomo, e l’inedito dipinto di collezione privata padovana, con un gentiluomo della Famiglia Conti.

Musei Civici, piazza Eremitani 8
tel. +39 049 8204551
fax +39 049 8204585
orario: tutto l’anno 09:00 – 19:00
chiusura: tutti i lunedì non festivi, Natale, S.Stefano, Capodanno, I Maggio
la Cappella degli Scrovegni resta aperta anche il lunedì
biglietti: intero Museo, Cappella degli Scrovegni, Sala Multimediale, Palazzo Zuckermann euro 12.00; solo Museo, Sala Multimediale, Palazzo Zuckermann euro 10.00; ridotto euro 8.00, ridotto speciale euro 5.00, gratuito bambini fino ai 6 anni, disabili

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