Celso Fadelli

L’editore dei profumi artistici Celso Fadelli ci racconta la sua scalata verso il successo.

La dote più grande per un editore di profumi è quella di saper intuire prima degli altri quali saranno le fragranze più visionarie e più particolari: di questa facoltà è senza dubbio dotato Celso Fadelli. Personalità di spicco nel settore delle fragranze artistiche, il fondatore e C.E.O. Di Intertrade Europe Group è riuscito a carpire come trasformare l’essenza in boccetta, attraverso un processo creativo di precursore di tendenza.

Celso Fadelli fa partire la sua carriera dell’interior design, creando nel 1985 la prima società, G&T, leader di settore, che vanta importanti progetti in Europa e negli Emirati Arabi. Celso Fadelli scopre i profumi, attraverso i molti viaggi per supervisionare i lavori in corso, e diventa da subito una passione esclusiva. Il mondo del lusso è la chiave che permette di fondere unicità, raffinatezza e classe. Passa così all’ambiente artistico della profumeria, in un modo naturale e spontaneo, trascinato dalla passione per le fragranze.

È il 1989 quando inizia il percorso nel settore della profumeria artistica, fondando a Padova Herbarium, con l’intento di diffondere le essenze esclusive in italia, all’interno di marketing ultra-selettivi. Nel 1999 nasce Intertrade Europe, versione globale di Herbarium, con società affiliate in Australia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Ungheria. Con il tempo le fragranze capolavoro si insinuano nel mercato di nicchia, che sa cogliere l’essenza intrisa del profumo come opera d’arte, identificativo del Made in Italy del mondo.

Per diffondere questa concezione Celso Fadelli è tra i principali fondatori e consulenti di Pitti Fragranze e Masterpieces al Cosmoprof di Bologna, i primi eventi al mondo per celebrare i profumi artistici. Eventi che si espandono e hanno la propria proiezione anche all’estero attraverso Esxence, The Scent of Excellence, il salone internazionale dedicato alla Profumeria Artistica organizzato alla Permanente di Milano. Le manifestazioni dedicate si sono con gli anni moltiplicate e dislocate, arrivando a cogliere l’attenzione di un mercato sempre più d’elite, per il settore dell’essenze artistiche.

 

Abbiamo intervistato per voi Celso Fadelli, per capire come è nato il suo genio creativo…

 

VC: Il Salone Unscent ha colpito per le installazioni particolari, il buon gusto espositivo, per il percorso sensoriale e per la selezione delle fragranze proposte, per il modo con cui è stato organizzato tutto ciò …come nasce un progetto di questo tipo?
• Le modalità di acquisto stanno cambiando quindi deve cambiare il ‘retail mode’, le modalità di vendita al dettaglio. E’ compito delle aziende e dei marchi che forniscono il dettaglio sostenere ed ispirare il tradizionale ‘negoziante’ ad evolvere verso forme e proposte diverse, più evolute rispetto alle necessità attuali.

VC: Nella sua vita leggo che è stato Interior Designer ed Editore. Da cosa è nata la sua passione per il mondo così affascinante dei profumi artistici?
• Ho sempre avuto una forma di ‘paranoia’ per la perfezione. Terminati gli studi, mi occupai ed erano gli anni ’80, di progettazione e realizzazione di interni immobiliari. Nel percorso mi convinsi che mancasse un elemento disitintivo emozionale quando li consegnavamo ai clienti. Identificato nel profumo di interni questo elemento, all’epoca praticamante sconosciuto, pensai che ogni realizzazione dovesse avere una sorta di firma olfattiva che la rendesse unica ed emozionante. Iniziata la ricerca, il passaggio dalla profumazione d’ambiente alla persona è stata breve…

VC: I profumi e gli odori sono strettamente legati alla memoria olfattiva. Quali profumi (non fragranze) in particolare evocano dei ricordi piacevoli in lei?
• Il profumo del mare, del pane, del bucato, del bosco, dell’erba appena tagliata…quello che ‘sentiamo’ e rimane impresso nella nostra infanzia.

VC: Un profumo va indossato, non semplicemente usato e racconta molto della personalità di un individuo. Secondo lei ogni persona dovrebbe indossare un suo profumo oppure scegliere profumi diversi con cui “uscire”?
• Per consuetudine diciamo ‘indossare un profumo’ rappresentando una modalità simile al vestire. Immagino la tipica scena familiare, spesso femminile, i ripetuti cambi di look davanti allo specchio alla ricerca del look perfetto per l’occasione. Risolta questa fase ci si dovrebbe trasferire davanti ad una sorta di ‘guardafumi’ (guardaroba di profumi), per trovare la soluzione olfattiva ideale, mantenendo una selezione di boccette con fragranze che amiamo per le differente occasioni.

VC: Secondo lei come deve essere indossato un profumo da una donna? Ritiene più sensuale e piacevole un profumo prevalentemente fruttato, fiorito o dalle note speziate?
• Non esiste più il profumo da uomo o da donna, il mondo è cambiato. Il più adatto è quello che si accosta meglio per noi allo stile ed all’occasione. Abbiamo lavorato su fragranze tipicamente e anche concettualmente maschili, uno per tutti Eight & Bob, per scoprire che lo acquistano ed indossano molto spesso anche le donne e con grande soddisfazione.

VC: Un profumo che per lei è di … Vera Classe?
• AGONIST: artistici, eleganti, raffinati e sofisticati…tutto allo stesso momento.

 

A cura di Ivana Gabriella Cenci

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