Intervista ad Ado Fassina

Le strategie del Gruppo Fassina e del Marchio Infiniti in Italia raccontate da Ado Fassina, amministratore delegato del gruppo omonimo

Infiniti è un Marchio già ventennale con un suo percorso di successi anche in America. Come è stata a sua accoglienza in Italia?

Da questo punto di vista siamo stati agevolati visto che già dal 2004 arrivano auto dal mercato parallelo. I clienti poi sono stati subito entusiasti soprattutto dalle linee e dal design di Infiniti FX. È vero che è un marchio nuovo, ma non così tanto, visto che in molti aspettavano il lancio ufficiale anche in Italia per poter acquistare i nostri modelli. L’approccio è stato positivo fin da subito, ora si tratta di far conoscere anche i modelli meno noti, e quindi il coupè, la berlina e la nostra crossover.

Riguardo le vendite, sono incentrate più sui Suv o 4×4 o anche i modelli coupè e berlina riescono ad emergere e ad avere il loro spazio?

Diciamo che la coupè e la berlina si rivolgono, soprattutto in Italia, ad una nicchia di mercato. Il grosso dei volumi lo stiamo facendo con FX e EX, circa l’85%. Questo 85% è suddiviso equamente fra FX ed EX.

Come comunicate il Marchio Infiniti in questo momento?

Fino ad oggi le attività di marketing sono state centralizzate. L’ufficio marketing Infiniti Europe in Svizzera si sta occupando di pianificare tutte le attività. C’è la richiesta da parte nostra di chiedere di delocalizzare il budget e distribuirlo ai venditori dei singoli paesi. Quindi in un futuro prossimo non si esclude un certo margine di autonomia per quanto riguarda la gestione locale del marketing.

Aggiungo giustamente, visto che bisogna incontrare le diverse specificità dei paesi europei.  Non penso che campagne pubblicitarie televisive massicce rientrino nello stile Infiniti, piuttosto mi sembra che miriate ad una esclusività del Marchio, come la partnership Infiniti – Louis Vuitton per la concept Essence…

Sì le nostre campagne molto mirate. Escludiamo anche la televisione. Visto che il nostro potenziale cliente rappresenta l’1%, cerchiamo di compiere azioni di marketing mirate. Ad esempio abbiamo esposto il nostro modello di punta durante la stagione invernale nelle zone pedonali di Cortina e Courmayeur e stiamo concludendo un accordo per portare le nostre macchine nei campi da golf. La nostra intenzione è quella di portare il marchio Infiniti direttamente dove si trovano i potenziali clienti.

Abbiamo recentemente avuto modo di visitare Passion Yachts&Emotions a Venezia, esposizione di pezzi d’eleganza piuttosto che di lusso. Tra questi spiccavano due Rolls-Royce…Infiniti punterà anche a questo tipo di avvenimenti?

L’idea è questa, penso anche ai saloni nautici o all’esposizione di modelli Infiniti durante i fine settimana nelle marine principali. Il problema non sono certo le occasioni, quanto piuttosto il budget da decentralizzare.

Come clientela, pensate di “catturare” di più al Nord, al Centro o al Sud Italia?

Crediamo che l’area di Milano e il Nord est la faranno da padrone, anche se i grossi centri urbani come Roma, Firenze o Bologna rimangono punti decisamente importanti.

Leggi l'articolo completo su veraclasse.it
Exit mobile version