Viaggio in Oman: la corsa dei dromedari

Una vacanza magica nel deserto omanita, per ammirare la spettacolare corsa dei dromedari, un’antica tradizione ancora molto attuale.

Le tradizioni più antiche sono quelle che rimangono più a lungo nel cuore e nella mente. Tra le più pittoresche usanze dell’Oman, quella più suggestiva ci viene suggerita da Originaltour, che propone un viaggio per scoprire gli usi e i costumi di questo popolo. Le corse dei dromedari in Oman si svolgono ogni venerdì e sabato a Bidiya, nella regione di Sharqiya, che si trova a una ventina di minuti dai campi tendati dello splendido deserto di Wahiba Sands. Sono previste diverse partenze al giorno, fino a venti nelle giornate di competizioni particolarmente importanti: i dromedari sono divisi in batterie secondo la loro età. La preparazione comincia a notte fonda, e le corse iniziano appena dopo il sorgere del sole. Ma vale la pena alzarsi all’alba per assistere a questo spettacolo veramente tradizionale, molto divertente e coinvolgente.

Si visita Muscat, la capitale, dove si visita il Fish Market, dove arriva il pesce fresco di giornata e il famoso souq, con le spezie e gli oggetti tipici dell’artigianato locale, ma anche i forti portoghesi, la residenza di rappresentanza del Sultano, il museo etnografico. Particolarmente suggestiva la visita di Muscat by night, con le splendide illuminazioni della corniche e dell’Opera House, le moschee con le spettacolari cupole e domi. E si cena in un tipico ristorante omanita.

In fuoristrada 4×4, mezzo ideale per visitare il Paese e per spingersi nei luoghi più insoliti e meno battuti dal turismo tradizionale, si visitano le Wadi e i villaggi nel cuore del complesso montano dell’Hajar, si osservano i falaj, tra cui quello di Al Kathmeen, uno dei cinque sistemi di irrigazione Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Non manca Nizwa, la Perla dell’Islam con l’imponente forte e il castello dove si trova una esposizione degli usi e costumi della zona. Qui il souq è molto ricco e si possono acquistare i pugnali tipici omaniti, kanjar e altri monili in argento, ma anche cesti, stoffe e profumi, oltre a datteri, verdura e assaggiare l’halwa. Si visitano anche Jabreen con il suo castello, la città fortificata di Bahla, Al Hamra con lo spettacolare palmeto e il vecchio villaggio con le case di fango, Misfat in montagna, dove si coltivano mango, papaya, melograni e datteri, naturalmente.

Sinaw ha uno dei mercati più tradizionali di tutto l’Oman, che si svolge soltanto il giovedì. Qui si osserva la compravendita di dromedari e di altri animali. Essendo una delle aree frequentate dai beduini, qui le donne vendono le caratteristiche maschere facciali e il kajal, ma anche coloratissime stoffe. Spettacolare l’oasi di Wadi Bani Khalid, con il suo corso d’acqua che crea piccoli laghi e cascate, così come suggestiva è la notte nel campo tendato di Wahiba Sands, dove si gustano specialità arabe. Il giorno seguente è prevista la sveglia all’alba per assistere alla corsa dei dromedari e il resto della giornata è dedicato a un percorso tra le maestose dune del Wahiba Sands, per provare l’emozione del dune bashing. Si dorme ancora nel campo tendato. L’ultimo giorno so va a Sur, dove si visita la fabbrica artigianale dove vengono costruiti a mano i “dhow” le tipiche imbarcazioni omanite e si prosegue per Ayajah, dove si trova il faro e dovesi può ammirare la bella laguna e la baia, per la splendida wadi di Tiwi, con alberi di palma, mango e banani, l’incantevole spiaggia di Fins Beach, il Biman Sinkhole, una formazione geologica costituita da un ampio cratere bagnato da acque color smeraldo grazie alle falde interne, Wadi Arbeen, con i suoi laghi naturali di particolare bellezza.

Fonte | www.originaltour.it

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