Mostra a Vicenza Raffaello verso Picasso

Con la stagione fredda siamo più propensi a visitare i musei, tra gli appuntamenti delle mostre dell’autunno 2012 non dimentichiamoci di Vicenza. Dal 6 Ottobre al 20 gennaio 2013 presso la Basilica Palladiana di Vicenza si tiene la mostra “Raffaello verso Picasso” storie di sguardi, volti e figure.

Nella straordinaria architettura ideata da Andrea Palladio si tiene un evento molto importante che ha protagonisti un centinaio di quadri proventi da musei dei vari continenti, che dal 400′ al 900′ raccontano la più grande storia che la pittura ricordi.

La mostra Raffaello verso Picasso non vuole essere una storia completa dell’arte del ritratto ma è soprattutto una vera e propria storia dello sguardo, con tutte le sue implicazioni anche di natura filosofica e letteraria, documentate nel catalogo scritto per l’occasione da Marco Goldin. Costitusce specialmente una sequenza di opere accostate per un susseguirsi di confronti cronologici e di stili diversi: si passa dall’armonia rinascimentale all’inquietudine del XX secolo.

La scelta del titolo non è casuale, proprio con “Raffaello verso Picasso” indica che la mostra si sviluppa lungo un percorso che parte dalle forme perfette rinascimentali fino alla rottura e lo sconvolgimento delle stesse.

L’esposizione si divide in quattro sessioni per un totale di 90 opere d’arte provenienti da musei sparsi per il mondo e da alcune collezioni private europee e americane. Le aree tematiche sono: Il sentimento religioso; La nobiltà del ritratto; Il ritratto quotidiano e Il Novecento. Lo sguardo inquieto. Percorrendo le stanze si passa dai ritratti e dalle figure per  di Fra’ Angelico, Botticelli, Mantegna, Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Veronese, Dürer, Cranach, Pontormo e poi ancora tra gli altri di Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo arriva fino agli Impressionisti da Manet a Van Gogh, da Renoir a Gauguin, da Cézanne a Monet e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse, Modigliani e Bonnard fino a Giacometti, Balthus, Bacon e Freud.

Dürer viene esposto per dimostrare ancora una volta quanto valore avesse l’arte italiana e veneta per gli artisti fiamminghi; Raffaello espone la sua grazia e raffinatezza nell’eseguire le tele con la Madonna; Botticelli porta a scoprire i significati più profondi del rinascimento, Mantegna, Bellini e Giorgione sono i maestri del colorismo veneto nei paesaggi dai taciti significati.

Tiziano porta riscoprire una società ormai lontana di grande gloria e fasti: quella Veneziana; Dürer, Cranah esprimono l’arte del nord e dei Paesi Bassi che vedevano L’Italia come meta ultima da raggiungere per capire al meglio le forme dell’arte.

La Basilica Palladiana diventa così uno scenario suggestivo per ammirare le opere di artisti dal rinascimento al cubismo.

Per ulteriori informazioni:www.lineadombra.it

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