Il borgo di Recco si trova nella Riviera Ligure, a pochi chilometri da Genova, nella Riviera di Levante. E’ una località celebre non solo per le sue spiagge di ciottoli frequentate tutto l’anno dai surfisti e per la Sagra del fuoco organizzata a settembre in onore della patrona Nostra Signora del Suffragio, ma soprattutto per essere la capitale gastronomica della Liguria.
Il nome del borgo, infatti, è legato alla tradizionale “fugassa co formaggio” specialità gastronomica, divenuta un’autentica icona in grado di attirare visitatori da ogni angolo del globo e tutelata dal 2015 con il marchio I.G.P. (Indicazione geografica protetta).
Come nasce la focaccia di Recco
Vi raccontiamo qui la storia della focaccia di Recco. La deliziosa focaccia di Recco, ripiena di cremoso formaggio a pasta molle e dalla sfoglia sottile e croccante, è diversa dall’altrettanto nota focaccia genovese morbida e lievitata, ed affonda le sue origini nella storia del borgo.
Leggenda narra che, in passato per sfuggire alle incursioni dei saraceni, la popolazione di Recco si rifugiasse nell’immediato entroterra portando con sé olio, formaggetta e farina. Ingredienti semplici che, amalgamati in una pasta ripiena cotta su una pietra d’ardesia coperta, divennero la prima versione del prodotto gastronomico tanto apprezzato e consumato sino al giorno d’oggi.
Per la comunità di Recco, infatti, la focaccia è un emblema, un piatto che fonde maestria artigianale e ingredienti di qualità da proporre non solo nei forni cittadini, ma anche in osterie e ristoranti sino a tarda sera. Proprio per questo viene chiamata anche “Focaccia della notte” grazie alle compagnie teatrali che al termine dei loro spettacoli da Genova si trasferiscono a Recco per gustare questo inimitabile prodotto. La focaccia col formaggio, infatti, è il simbolo di quel “far da mangiare” che gli abitanti di Recco hanno trasformato in un mestiere da tramandare di generazione in generazione, ma anche dell’anima stessa della comunità che, dopo i devastanti bombardamenti della Seconda guerra mondiale, seppe trovare nelle sue tradizioni gastronomiche un volano per la ripartenza e la ricostruzione della città insignita, nel 1992, della medaglia d’oro al merito civile con decreto presidenziale.
Dove si può mangiare la focaccia di Recco?
La ricetta della focaccia col formaggio è custodita gelosamente dalle famiglie di Recco ed è tramandata sin dal 1800 in locali storici come Manuelina, Da O Vittorio e Da Lino.
Grazie all’omonima proprietaria, “Manuelina” aprì nel 1885 come osteria e negli anni fu frequentata da personaggi come Eugenio Montale, Gabriele D’Annunzio e Albert Einstein che assaggiarono la focaccia di Recco col formaggio. Oggi la famiglia Carbone, composta dai pronipoti di Manuelina, ha saputo trasformare l’antica osteria in un marchio che racchiude non solo il celebre ristorante in via Roma a Recco, ma anche un hotel a 4 stelle, un catering e la focacceria che, oltre ad essere a Recco, dal 2014 ha conquistato anche la Rinascente a Milano. (www.manuelinaristorante.it).
L’ospitalità è di casa anche “Da O Vittorio”, aperto da oltre un secolo in via Roma e gestito dalla famiglia Bisso che in quattro generazioni ha trasformato l’osteria in un celebre ristorante cui si è aggiunta dal 1920 l’attività alberghiera a tre stelle, oggi annoverata tra i locali storici d’Italia. (www.daovittorio.it).
Un’atmosfera famigliare che si ritrova anche nel ristorante “Da Lino”, sempre in via Roma. Aperto negli anni Cinquanta come trattoria per gli operai al lavoro per la ricostruzione di Recco dopo il conflitto mondiale, oggi il ristorante è condotto con orgoglio da Maura e sua sorella Antonella, le figlie dello storico ristoratore Emanuele detto “Lino”, che propongono, oltre alla focaccia col formaggio, piatti tipici della tradizione come i pansoti fatti a mano, ripieni di erbe selvatiche chiamate “preboggion”, serviti in salsa di noci. (www.dalino.it).
La Festa della Focaccia a Recco
A Recco la focaccia con il formaggio non è solo sinonimo di ospitalità ma anche di festa.
La “festa della focaccia”, infatti, è una celebrazione che dal 1955, ogni anno nel mese di maggio, celebra la bontà di questo prodotto I.G.P. coinvolgendo tutte le associazioni cittadine e in particolare, dal 2006, il “Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio”. Tra le manifestazioni più celebri organizzate dal Consorzio, nato nel 2005 per difendere la focaccia di Recco col formaggio grazie alla sinergia di quattordici aziende con punti vendita attivi nella zona di produzione compresa tra Recco, Camogli, Sori e Avegno, c’è “Fattore Comune”.
L’evento, giunto quest’anno alla sua sesta edizione, è nato con l’intento di raccontare non solo la focaccia di Recco col formaggio, ma anche tutti quei prodotti agroalimentari D.O.P. e I.G.P. tutelati dalla Unione Europea che portano nella propria denominazione il nome del paese da cui prendono origine.
“A Fattore Comune anche quest’anno erano presenti eccellenze da tutta Italia. –afferma il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale, Alessandro Piana – Top player per la nostra regione alcuni vessilli del gusto di grande caratura come la Focaccia di Recco col Formaggio IGP, le Olive Taggiasche Liguri prossime all’I.G.P. definitivo, il Basilico Genovese D.O.P., l’Olio D.O.P. Riviera Ligure, i Vini D.O.P. e I.G.P. dell’Enoteca regionale della Liguria. Il maggiore ringraziamento va doverosamente al Consorzio della Focaccia di Recco per far crescere, di anno in anno, questo appuntamento simbolo e sinonimo di un territorio importantissimo per l’enogastronomia, per storia, bellezza e tradizioni”.
“Lo scopo della manifestazione– spiega Lucio Bernini, responsabile eventi del Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio-è di accentuare l’attenzione su questi prodotti certificati con i marchi D.O.P. e I.G.P. che rendono famosi i luoghi da cui prendono origine creando positivi ritorni economici per i loro territori grazie al turismo enogastronomico”.
Nuove sinergie del turismo enogastronomico
Il Consorzio Focaccia di Recco I.G.P. sta progettando nuovi itinerari dedicati al gusto come quello che sta sviluppando insieme al Consorzio Salumi Piacentini D.O.P. che, nel 2024, collegherà Piacenza e le sue eccellenze gastronomiche al borgo ligure di Recco passando per la Val Trebbia.
“Fattore Comune– conclude Lucio Bernini- vuole trovare i punti di contatto tra queste realtà, ipotizzare obiettivi comuni, studiare strategie al passo con i tempi moderni e creare una rete che possa incentivare quel “turismo del gusto” che questi territori, grazie a queste eccellenze, possono vantare”. Un’unione di conoscenze e sapori per valorizzare territori, prodotti e tradizioni della nostra bella Italia.