Centenario Alfa Romeo

La celebre casa di Arese compie 100 anni il 25 giugno 2010: in previsione dei festeggiamenti, ripercorriamo insieme gli albori del mito, nato esattamente un secolo orsono

Quest’anno cento candeline da spegnere per Alfa Romeo: l’atto di nascita della storica casa è infatti datato Milano, 24 giugno 1910. In quell’anno, infatti, alcuni imprenditori e uomini d’affari rilevano l’attività della Società italiana automobili Darracq, filiale della Casa francese con officine al Portello, nella periferia cittadina, e fondano l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili.

La sfida della nuova azienda inizia subito con un successo: la 24 HP. La prima vettura si fa apprezzare per la meccanica, per le prestazioni e per il piacere di guida, caratteristiche che diventeranno sinonimo del Marchio. Poi, costa “soltanto” 12 mila lire, circa 70 milioni di oggi. L’anno seguente, all’esordio sportivo, sta per vincere la Targa Florio, quando deve ritirarsi per un banale incidente: il pilota è accecato da uno spruzzo di fango. Nel 1912 l’Alfa commercializza la 15-20 HP e nel ’13, la 40-60 HP: con il motore da sei litri e 70 CV di potenza, arriva seconda assoluta nella corsa in salita Parma – Poggio di Berceto. L’anno seguente Giuseppe Merosi costruisce la prima Grand Prix Alfa, con la quale il pilota Giuseppe Campari percorre il chilometro lanciato a oltre 147 km/h. Lo scoppio della Grande Guerra e le limitate risorse finanziarie mettono in difficoltà l’azienda, che il 2 dicembre 1915 viene rilevata dall’ingegnere e imprenditore napoletano Nicola Romeo. Lo stabilimento del Portello, dove lavorano 2500 persone, viene ampliato per adeguarsi alle commesse militari e produrre motocompressori, munizioni, motori per aeroplani e, dal ’17, anche mezzi ferroviari. Con la pace s’impone una nuova riconversione. Si cercano sbocchi fabbricando trivelle, trattori e ancora materiale ferroviario. Romeo acquista aziende a Saronno, a Roma e a Napoli, senza dimenticare, però, l’automobile. Nel 1920, infatti, nasce la Torpedo 20-30 HP, prima vettura con la nuova ragione sociale: Alfa Romeo. Proprio guidando uno di questi esemplari, il ventiduenne Enzo Ferrari arriva secondo alla Targa Florio.

Questi sono gli albori del mito, l’inizio dell’avventura: cento anni dopo, Alfa Romeo è ancora un simbolo di esclusiva sportività e di eccellenza tecnologica italiana. Alfa Romeo Mito porta a battesimo la tecnologia MultiAir per i motori a benzina, prodigio tecnologico capace di attuarsi in un balzo prestazionale di notevole entità accompagnato da una sostanziale ed effettiva riduzione dei consumi. L’acquisizione di Chrysler da parte del gruppo Fiat apre nuovi, entusiasmanti scenari per i prossimi anni, mentre la nuova Alfa Romeo Giulietta debutta al Salone di Ginevra per festeggiare degnamente queste cento candeline di storia, cultura e costume italiano.

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