Come sbiancare i denti

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Diversi sono i metodi per sbiancare i denti: vediamo di fare un excursus, contemplando le tecniche fai da te, i prodotti in farmacia e i trattamenti dagli specialisti

Un bel sorriso illumina il volto, e più è bianco, più lo si nota. Ma quali sono le tecniche per poter avere dei bei denti candidi? Una premessa è che il colore dello smalto deve essere chiaro, altrimenti i rimedi 'naturali' non hanno efficacia. Se, invece, a causa del fumo, del caffè e dell'età, i denti hanno perso un po' il loro colore naturale, è possibile porvi rimedio con metodi 'fai da te', ricorrendo a prodotti per uso domestico oppure rivolgendosi a degli specialisti.

Come sbiancare i denti con la tecnica fai da te
Foglie di salvia: le foglie di salvia sono uno sbiancante naturale. Con un po' di pazienza, basta passare due volte al giorno, dopo essersi lavati i denti, una o due foglie di salvia fresca, sfregando, aiutandovi con le dita, sulla zona interessata. Si ottiene un effetto 'pulizia' da macchie e segni causati dall'alimentazione e dallo scorretto stile di vita. E' un metodo non invasivo che non fa male.
Bicarbonato: anche il bicarbonato di sodio, sia per la sua azione meccanica che per quella chimica è uno sbiancante naturale. Dopo il lavaggio dei denti, usatelo puro, diluendone un cucchiaino con uno di acqua e con le dita sfregate, senza esagerare, sui denti. Potete anche aggiungerne una punta al dentifricio abituale. Per la reazione con l'acqua l'ossigeno va a rimuovere le macchie ed anche l'azione abrasiva aiuta in questa attività. E' un metodo poco invasivo che non fa male.

Come sbiancare i denti con prodotti già pronti
In farmacia o parafarmacia si possono trovare tre possibili sbiancati: le gomme da masticare, i dentifrici specifici o i gel da applicare sui denti in varie forme.
Gomme da masticare: la loro azione è veramente minimale, però non hanno controindicazioni e comunque garantiscono una buona igiene orale.
Dentifricio: ne esistono di due tipi, con agenti abrasivi e con agenti chimici. Il primo contiene microgranelli di bicarbonato, silice o fosfato che grazie allo sfregamento rimuove le macchie; il secondo sfrutta invece i processi chimici di alcuni elementi (il tripolifosfato di sodio o il monofluorofosfato) che vanno a rimuovere le macchie dallo smalto.
Da ricordarsi che l'abrasione è la rimozione delle macchie ma anche di una piccola quantità di smalto e l'azione chimica va comunque ad intaccare lievemente la struttura dello smalto. Il consiglio è di non esagerare.
Gel: è una miscela a base di perossido di idrogeno che garantisce uno sbiancamento con tempi di durata più lunghi di tutti gli altri metodi 'casalinghi'. Lo si trova in strisce da applicare con tempi e modalità d'uso diversi (di solito per 30 minuti, 2 volte al giorno per due settimane) e l'effetto dura un anno. In barattolo, con una palettina per l'applicazione e dura 6 mesi la 'sbiancatura' come anche in stick, che è una penna-applicatore da usare dente per dente.

Come sbiancare i denti con metodi professionali
Rivolgendosi a degli specialisti, esistono due tecniche principali: gel o lampada.
Gel professionale: è simile ai prodotti preconfezionati, ma con una applicazione sull'impronta dentale. Molto più preciso e con una durata di due anni.
Lampada UV o led o laser: le tecniche sono tre, in base ai raggi utilizzati: si applica un agente attivo che esposto a uno di questi raggi, si 'fissa' sui denti, ricoprendoli di una patina bianca. Il laser è il più recente con risultati di durata di 5 anni e con una altissima tollerabilità per le gengive.

Fonte fotografica | Pinterest

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