Ligne Roset novità 2010

Il brand continua a stupire con novità originali e di alta qualità, nate dalla collaborazione con importanti designer internazionali

Ligne Roset, in occasione del Salone Internazionale del Mobile di Milano, ha presentato tanti nuovi progetti frutto della collaborazione con designer del calibro di Inga Sempé che per il brand ha progettato il romantico divano Ruché.
Questo particolare progetto unisce l’insolito con la sua struttura in legno massiccio, e la grande tradizione: la trapuntatura, il cuore del suo senso di accoglienza.
I suoi montanti longilinei e le ondulazioni della sua imbottitura, formano un insieme armonioso di linee rigorose e di curve morbide. Slanciato e raffinato, Ruché è al contempo accogliente e morbido. La sua struttura interna, la sua imbottitura e la sua trapuntatura sono stati designati per essere il più possibile confortevoli. Dal momento che l’altezza dei suoi braccioli è la stessa di quella del suo schienale, è possibile anche
allungarsi di lato e stendere le gambe: una raffinatezza ancora maggiore è costituita dal fatto che i braccioli sono montati su sospensioni a cinghie elastiche al fine di potervisi appoggiare col massimo comfort.

Porta la firma di Peter Maly TED, un divano 2 posti di poco ingombro che resta ben presente con un divano appena più grande L 164 P 84. Di contro, per integrarsi ad interni di qualsiasi dimensione, la gamma si arricchisce di un divano 3 posti L 231 e di un meridienne L 150.
TED lascia la facoltà di disporre liberamente i cuscini dello schienale e i cuscini del bracciolo, articolati o meno, intorno alla base metallica moltiplica le configurazioni di articoli e le composizioni angolari che ne derivano.
Interessante anche Ottoman che nasce da una collaborazione tra Noé Duchaufour-Lawrance e il marchio Ligne Roset instaurata mentre lavoravano ad un progetto d’hotel a Marrakech.
Il progetto non è andato in porto, ma l’azienda non ha resistito ai fascini orientali di questo progetto fatto d’ispirazione marocchina, di ‘‘zenith’’, di comfort e di benessere. In Ottoman, Noé Duchaufour-Lawrance ha saputo, lavorando sulle trapunte e sul colore, aggiungere un plus-valore creativo che colloca il modello nella modernità, per lasciarvelo a lungo…

Leggi l'articolo completo su veraclasse.it
Exit mobile version