Regenesi, il riciclo si veste di design

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La moda e il design si ripresentano in materiali di riciclo post-consumo, la bellezza sostenibile di Regenesi incanta proponendo uno nuovo stile di vita

Del bello ne discutevano gli antichi greci e a chi si pone oggi la domanda di cosa sia rifiuto e cosa no, la risposta è Regenesi. Nata a Maggio del 2008  dall’intuizione e dalla passione di Maria Silvia Pazzi, Regenesi è specializzata nella trasformazione, attenzione, non stiamo parlando di magia, ma di abilità guidata dal buon senso. I rifiuti sono i protagonisti delle collezioni Regenesi, oggetti gettati dall’uomo che grazie al saggio utilizzo del design vengono trasformati e riproposti, senza mai dimenticare bellezza e funzionalità.
Lo stile di vita firmato Regenesi non si limita al riciclo ma ama trasformare la “roba” per proporre il bello, e così dagli scarti di vera pelle provenienti da concia vegetale, lattice, acqua, sali, grassi ed agenti coloranti naturali nasce Fruit Bag di Setsu e Shinobu Ito, la borsa della spesa più glamour del momento; mentre gli eco sostenitori più convinti non potranno non cedere di fronte alla linea per la tavola Alutable di Denis Santachiara, piatti, ciotole, vassoi interamente in Alulife®, alluminio satinato riciclato e riciclabile al 100%.
Per le fashioniste ecco i Gioielli Re-Circle di Kaisli Kiuru, eleganti cerchi in Alicrite®, materiale plastico riciclato e riciclabile che si presenta sotto forma di lastre acriliche in varie finiture e dimensioni, i cerchi in color madreperla compongono gioielli moderni estremamente raffinati e eleganti.
Infine paper basket e la linea o-Re-gami di matali crasset, oggetti belli, utili e capaci di decorare la casa o l’ufficio, portaoggetti e altri contenitori realizzati da pelle rigenerata riciclata e riciclabile al 100%, oggetti di uso quotidiano gestiti dalla fantasia e dall’eco sostenibilità.

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