Ferrari 458 Italia

La casa di Maranello svela a sorpresa la creatura più attesa del Salone di Francoforte 2009: si chiama 458 Italia, splendido connubio di fascino e potenza

Debutto a sorpresa per la nuova Ferrari 458 Italia , che fa compiere un salto generazionale alle 8 cilindri a motore posteriore–centrale con forte vocazione sportiva della Casa di Maranello. “Abbiamo voluto dedicare all’Italia una vettura bella, dalle prestazioni straordinarie. Con un livello di innovazione mai raggiunto da nessuna Ferrari prima d’ora. Un tributo all’Italia e alle sue caratteristiche uniche che rendono il lavoro, i prodotti italiani e l’intero Paese sinonimo di eccellenza, creatività e qualità nel mondo”. Ecco come Luca Cordero di Montezemolo definisce la nuova creatura del cavallino rampante.

Il nuovo motore da 4499 cm3 è il primo V8 a iniezione diretta della Casa di Maranello montato in posizione posteriore-centrale, con un’altezza di compressione dei pistoni estremamente ridotta, tipica dei motori da competizione e che contribuisce ad ottenere un rapporto di compressione di 12,5:1. Dotato del tradizionale albero piatto, il propulsore eroga 570 CV a 9000 giri/minuto e con una potenza specifica di 127 CV/litro raggiunge un valore da primato assoluto non solo per la gamma e la storia Ferrari ma per tutto il segmento di riferimento. La coppia massima è di 540 Nm a 6000 giri/minuto, di cui più dell’80% è disponibile fin dai 3250 giri/minuto. La coppia specifica è da record: 120 Nm/litro. Un altro straordinario risultato raggiunto consiste nell’elevato livello di coppia disponibile pur mantenendo anche ai regimi più bassi una grande potenza. Chiara, potente e coinvolgente è la sonorità del motore, convogliata nella fase di scarico verso i tre codini posteriori.

La 458 Italia adotta il cambio F1 a doppia frizione 7 marce che affianca a un forte incremento prestazionale un eccezionale comfort di marcia. Per il suo impiego sulla 458 Italia gli ingegneri sono intervenuti sulla rapportatura per meglio interpretare la curva di potenza e di coppia del nuovo motore. Fortemente sportivo, il cambio è così in grado di garantire maggior coppia già dai bassi regimi e il raggiungimento della velocità massima con la marcia più alta. Questa nuova Ferrari rappresenta poi un ulteriore importante passo verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni. Nonostante il sensibile aumento di potenza del nuovo motore rispetto ai V8 precedenti, la 458 Italia è omologata con un consumo nel ciclo ECE+EUDC di 13,7 l/100 km e un valore di emissione di CO2 pari a 320 g/km, il migliore valore nel mercato di riferimento. Anche in quest’ottica, nella progettazione gli ingegneri si sono concentrati sull’obiettivo del contenimento del peso, che si attesta a 1380 kg a secco per un rapporto peso/potenza di 2,42 kg/CV e una distribuzione ottimale dei pesi con il 58% sul posteriore. Il risultato di questo lavoro è sintetizzato da due semplici dati capaci di esprimere l’attitudine spiccatamente prestazionale della 458 Italia: accelerazione 0-100 km/h in meno di 3,4 secondi mentre la velocità massima è superiore ai 325 km/h. Per il telaio di nuova concezione, sempre in alluminio, i tecnici di Maranello hanno fatto ricorso a diversi tipi di leghe e a tecniche di giunzione e lavorazione di derivazione aerospaziale. Per quanto riguarda la dinamica, le sospensioni anteriori a triangoli sovrapposti e quelle posteriori con schema multilink sono state ridisegnate per ottenere un comportamento fortemente prestazionale che, insieme all’adozione di un rapporto di sterzo più diretto, garantisce prontezza di risposta della vettura mantenendo un comfort elevato. L’integrazione dei sistemi elettronici E-Diff e F1-Trac, ora nella stessa centralina, e delle loro strategie è ancora maggiore, con un aumento del 32% dell’accelerazione longitudinale in uscita dalle curve rispetto a quanto avveniva nei precedenti modelli. L’evoluzione dei controlli elettronici e la loro innovativa disposizione consente di innalzare il livello prestazionale raggiungibile in condizioni di guida estrema grazie anche a una gestione più immediata della ripartizione della coppia motrice in uscita dalle curve.

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