Museo Nicolis a Luxury & Yachts

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All’evento di Verona imperdibile lo spazio del Museo Nicolis che presenta alcuni pezzi straordinari delle sue collezioni

Il Museo Nicolis di Villafranca, in collaborazione con Arte e Viaggi, presenta a Luxury & Yachts alcuni pezzi straordinari che testimoniano un modo di viaggiare di lusso (splendide auto, hotel di lusso, accessori e abiti raffinati e grandi comodità) prima dei low cost, dei treni ad alta velocità, dei trolley ecc.
Il Nicolis è oggi uno dei più importanti musei privati italiani e ospita ben sette collezioni di auto storiche, moto, biciclette, strumenti musicali, macchine per scrivere e fotografiche, oggetti inediti dell’ingegno umano.
Gli appassionati delle quattro ruote potranno ammirare la Fiat “1100 E” del 1950, vestita e accessoriata dalla prestigiosa carrozzeria Castagna di Milano che in quell’epoca si era affermata in tutto il mondo proprio per le sue carrozzerie esclusive.
Il cabriolet Vistotal deve il suo nome al particolare parabrezza senza montanti laterali che permette una visibilità totale della strada. In sintonia con il parabrezza è anche il volante trasparente, un’opera d’arte presente solo su pochissime vetture superlusso.

Ma l’auto è solo uno degli ingredienti che perpetuano il mito del viaggio e del lusso.
Nella ricostruzione fatta dal Nicolis a LUXURY & YACHTS, a fianco della Fiat 1100 E si possono ammirare una serie di lussuosi accessori e abiti glamour messi a disposizione da Arte & Viaggi di Paolo Crescimbeni, imprenditore/collezionista di Valeggio sul Mincio che ha trasformato la sua grande passione per i viaggi e la ricerca di accessori e oggetti “luxury” legati al viaggio nella sua attività professionale.
Da qui, la esposizione di bauli Louis Vuitton degli anni ’20 e ‘30 (il baule più piccolo, dotato di ruote, è denominato “l’ideale” e poteva contenere il guardaroba completo per una settimana), le valige e le cappelliere in materiali pregiati come cuoio naturale e pergamena degli anni ’40 e ’50.  E, per la gioia delle signore, come non ammirare l’abito del 1949 in velluto e raso della sartoria Cerchioni, il completo del 1953, un tre pezzi in taffeta con due gonne di varia misura e ricami in perline e vetro, oppure, ancora, il vestito da sera in raso ricamato con “tubini di vetro” ?

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