Amici per il CentrAfrica Carla Maria Pagani Onlus

“Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.

Chi siamo

Amici per il Centrafrica Onlus è un’associazione laica costituita nel 2001 per esprimere una partecipazione responsabile e solidale verso chi vive nella povertà. L’impegno della Onlus si è concretizzato a fianco dei missionari nelle comunità emarginate della Repubblica Centrafricana e dei Paesi più disagiati dell’Africa Sub Sahariana. L’obiettivo è quello di offrire cure, istruzione, sostegno al lavoro e formazione per accompagnarle verso la completa autosufficienza. Negli anni, Amici per il Centrafrica, ha sviluppato un maggiore interesse per il campo della formazione professionale: un progetto ambizioso ma, grazie all’aiuto dei numerosi volontari, ai contributi e alla solidarietà di vari enti, può essere reso possibile.

Mission

L’Associazione si pone come obiettivo di implementare in questi Paesi strumenti in grado di creare nel tempo condizioni di autosufficienza, progresso sociale ed economico. 

“La formazione e l’educazione scolastica, il diritto alla salute, a fianco di programmi di sviluppo delle attività produttive autonome sono gli interventi che riteniamo possano aiutare queste popolazioni a prendere consapevolezza e procedere verso una condizione di vita migliore rispetto al presente”.

Attività in Italia

L’Associazione persegue la sua mission anche attraverso incontri di sensibilizzazione sulla situazione della popolazione Centrafricana. Per farlo, realizza dibattiti e confronti, collabora con altre associazione e propone percorsi di formazione per bambini, giovani e adulti.

Storia

La storia della Onlus inizia nell’estate del 2000 nella foresta della Repubblica Centrafricana quando Carla Pagani, nipote e ospite di suor Beniamina Pagani, visita la missione di Zomea dove le suore impegnano tutte le loro risorse nel soccorso ai Pigmei.

Quello rivestito da suor Beniamina Pagani nella storia di Aca è un ruolo tutt’altro che marginale. Arriva infatti, in Centrafrica a Mboki, nel 1969 per occuparsi dell’ospedale costruito per i rifugiati sudanesi dalla Croce Rossa Internazionale. Successivamente diviene la responsabile della Congregazione per Centrafrica e Ciad e apre diverse missioni per portare aiuto nella formazione, nella sanità e nei diritti umani. Nel 1999 suor Beniamina si impegna nell’apertura di una nuova missione di Zomea, a favore dei Pigmei Aka che vivono nella foresta sud occidentale del paese, ai confini con il Congo. È lì che Carla Pagani, fondatrice ACA, si reca nell’agosto del 2000 raccogliendo tutte le informazioni che le consentono di avere un quadro completo della difficile situazione. È impossibile per lei vedere così tanta sofferenza e indigenza e fermarsi alla commozione, accettare e passare oltre, delegando a chi avrebbe il dovere di fare. Carla decise di fare qualcosa subito, e iniziò l’impegno per la costruzione del piccolo Centro Sanitario.

Dal suo rientro dopo quel primo viaggio l’impegno non si è mai fermato. Iniziò così una collaborazione di tanti in Lombardia, in Veneto e in Trentino, dove si formarono spontaneamente dei gruppi di lavoro che, in breve tempo, sono stati in grado di inviare container, attrezzature e altri volontari. Nasce così l’associazione ACA.

Carla Maria Pagani è venuta a mancare da poco. In sua memoria si è voluto modificare il nome dell’Associazione e dedicarle il centro sanitario a Bangui. In riconoscimento dell’importante lavoro svolto per la popolazione centrafricana e per l’impegno nel sociale le sono state conferite due onorificenze: Commendatore dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana e Commandeur dans l’Ordre National de la Reconnaissance Centrafricaine.

Risultati raggiunti in 15 anni di lavoro

Obiettivi degli interventi

ll futuro della Onlus?

Partirei da una frase che ritengo importante per il futuro dell’associazione: “Un sogno sognato da solo è solo un sogno. Quando si sogna tutti insieme è il principio della realtà.”

Parlare di sogno è sempre difficile perché nasconde in sé anche il rischio dell’illusione, di qualcosa che può essere irreale. Tuttavia c’è sempre una simbologia nel sogno che è assolutamente necessaria. «L’uomo che non è capace di sognare è un povero diavolo», scriveva Thomas Borge.

Il futuro dell’Associazione è insito proprio nella volontà di sognare insieme. Se non saremo capaci di coinvolgere giovani volontari nel portare avanti i progetti e gli obiettivi allora l’Associazione non avrà futuro. Se saremo in grado di far capire quanto siano determinanti la condivisione e la redistribuzione delle risorse e degli aiuti per un’indipendenza culturale nei paesi più poveri, allora potremo sperare che le attività dell’Associazione non si interrompano nel tempo e potremo essere per sempre gli Amici del Centrafrica.

Il futuro non potrà che essere un lungo cammino con loro di cui non si vede la fine.Pierpaolo Grisetti, Presidente della Onlus.

Come sostenere il Progetto

http://www.amicicentrafrica.it/5x1000noncostaniente/ 

Maggiori Informazioni

www.amicicentrafrica.it

Un grazie speciale al Presidente della ONLUS Pierpaolo Grisetti e Carola Muttoni.

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