Ritratto di Diletta Scandiuzzi, cantante lirica mezzosoprano e vincitrice nel 2018 della Tiramisù World Cup.
Storia di un dolce successo
Equilibrio e creatività. Requisiti fondamentali per Diletta Scandiuzzi, oggi innovatrice con garbo dell’arte più dolce tanto da meritare la definizione di pioniera della grande sfida: destinare al grande pubblico il tiramisù, utilizzando solo i sei ingredienti freschi di rito: caffè, savoiardi, zucchero, uova, mascarpone, cacao.
Nata a Vicenza e cresciuta fra Treviso e le capitali di tutto il mondo, è suo il brand Dilettamisù, specializzato nella produzione e commercializzazione di creme fresche e di dolci al cucchiaio. Ha fuso il suo nome con il dessert principe del Veneto. Un progetto che l’ha portata a cambiare vita, seguendo l’indole istrionica d’artista decide di osare e da cantante lirica professionista (mezzosoprano) diventa anche pasticcera, nel 2018, dopo aver vinto il Tiramisù World Cup. Da qui la start up innovativa nel 2020 che fa di lei, a 35 anni, una delle più giovani imprenditrici italiane nel mondo dell‘ haute pâtisserie.
E in un ulteriore guizzo creativo, che analogamente combina la passione per la lirica all’alta pasticcerie, ha assegnato alla sua linea di prodotti, nomi evocativi delle opere e degli andamenti musicali: Boheme, Minuetto, Preludio, Allegro Vivace, Adagio, Rondò. Nella lista ci sono anche le rivisitazioni di altri classici, come la Sacher Torte (Sachermisù) e la Millefoglie con crema Dilettamisù. Il tutto confezionato in vasetti di vetro, con pezzature disponibili per la ristorazione anche in vaschette e sac–à–poche. Diletta Scandiuzzi è una chef patissier riconosciuta dal mondo dell’arte bianca e allo stesso tempo una mezzosoprano affermata per la sua caratura professionale.
Per quest’ultimo talento è figlia d’arte: il papà è il basso Roberto Scandiuzzi, la mamma la vocal coach Anna Maria Bicciato e il compagno il baritono Lucio Gallo. In famiglia ha masticato sempre musica fin da piccina e da sempre si relaziona con artisti e direttori d’orchestra del calibro di Riccardo Muti, Antonio Pappano, Claudio Abbado, Giancarlo Del Monaco, fino ai nomi più recenti e popolari quali Andrea Bocelli, Terry Gilliam e Gigi Proietti.
“Se il canto lirico rappresenta il mio lavoro – afferma Diletta – quello dei dolci per molto tempo ha rappresentato semplicemente un hobby. Ma entrambi sono la mia arte”.
Abituata a osservare il padre, appassionato cuoco e amante del bien vivre, allestire grandi cene per i colleghi nel post recita, Diletta, a completamento del menù, si è sempre occupata della preparazione dei dessert e da lì, il salto alla competizione mondiale di Treviso è stato breve e alla fine, su oltre 650 candidati partecipanti alla competizione, si è aggiudicata il titolo mondiale. giuria della Tiramisù World Cup è composta da commissari autorevoli, fra rappresentanti della Federazione Internazionale Pasticceri e giornalisti della stampa gastronomica.
Il tiramisù, ricetta originale, che Diletta Scandiuzzi preparò per l’edizione 2018 ottenne il più alto punteggio per l’emulsione della crema, il balance dei gusti e la stabilità sul piatto.
Questa vittoria, avvenuta già quattro anni fa, poteva rimanere un’esperienza fine a se stessa e senza sbocchi, poiché Diletta è professionalmente impegnata con esibizioni canore continue in Italia e all’estero. Eppure, parallelamente alla sua carriera di cantante lirica, ha inteso avviare Dilettamisù e dopo l’incontro con l’imprenditore vicentino Diego Creazzo insieme hanno dato vita alla start–up innovativa D&D srl, l’unica che in pieno periodo Covid ha ottenuto il riconoscimento del Ministero per lo Sviluppo Economico.
Il resto è storia recente: la storia di un successo dolce che Diletta si gusta piano piano.
