Itinerario del mistero in Toscana: il Castello di Tresana

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Il castello di Tresana è un antico maniero difensivo che per anni ha dominato un territorio ricco di bellezza, di storia e di fantasmi. Riscoprirlo, specie dopo i restauri, è una emozione.

Immergetevi nella bellezza della Lunigiana, territorio di colline, torrenti e mare tra Liguria e Toscana, per scoprire la storia e il fascino di un Medioevo mai passato di moda. Scoprite il castello di Tresana, in provincia di Massa-Carrara. Questo paesino di poco più di mille abitanti, un tempo era una città-stato di grande importanza. Un punto strategico fondamentale, a ridosso della antica città di Luna, al punto da essere utilizzato dai Longobardi come fortificazione.

Dall’alto di questo colle, la antica fortezza prima e poi il castello hanno controllato le vallate sottostanti, i traffici e i commerci. Ma intorno al castello di Tresana oggi circola molto più che il ricordo di antiche conquiste. Le leggende e le storie di fantasmi lo rendono affascinante e misterioso. Sicuramente una attrattiva per quei turisti avventurosi che cercano l’emozione, oltre alla tranquillità della provincia. Un percorso breve ma ricco di curiosità, che vi invitiamo a sperimentare in prima persona.

Tresana, quel che resta di un grande castello

Tresana non esisteva senza il suo castello. E il castello non sarebbe mai esistito senza l’antica fortificazione longobarda che dominava la collina. Il territorio venne donato da Federico Barbarossa a Moroello Malaspina di Mulazzo nel 1164 e rimase nelle mani di questa famiglia fino al XVII secolo. L’importanza dei Malaspina fu tale che Tresana e il suo castello assunsero anche carattere di stato indipendente tra il 1559 e il 1652, con una zecca propria. Mantennero tale autonomia anche dopo, pur essendosi sottomessi al Granducato di Toscana.

Solo al tempo della dominazione spagnola – una volta estinto il nome dei Malaspina – il castello fu ceduto all’impero e da questi rivenduto alla famiglia Corsini che qui rimase fino al 1797. Il territorio passò quindi al Ducato di Modena fino all’Unità d’Italia che lo rese finalmente comune indipendente.

Oggi la proprietà del Castello è della Fondazione Defendente Maneschi, che ha avviato un accurato restauro nel 2010. Il monumento è soggetto al vincolo dei beni culturali ed il restauro è stato condotto sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara. Ad oggi il restauro è quasi completato: alla conclusione dell’opera manca solo il torrione semicircolare.

L’obiettivo di questo recupero è stato quello di farlo tornare bello come era un tempo per fare realmente da traino al turismo locale. Il castello, oggi, si presenta con una torre centrale quadrata molto antica – risalente al secolo XI – e una torre circolare del XV secolo che si elevano sull’edificio vero e proprio. Da 216 metri di altezza, il maniero domina il corso del torrente Osca nel punto in cui si unisce al suo affluente dirigendosi verso il paese.

Il castello tra leggende e letteratura

Il castello di Tresana è bello e inquietante perché custodisce leggende e misteri che nei quasi tre secoli di abbandono hanno nutrito ogni pietra e ogni sentiero nei dintorni. Perfino il sottostante fiume Osca è coinvolto nei racconti di paura che circondano il castello. Lo spettro più “famoso” è quello del Giovane Soldato. Di tanto in tanto appare, o si lamenta, intorno al portone principale del maniero, terrorizzando la gente!

In tanti hanno avvistato strane ombre smembrate nelle vicinanze del castello, oppure lungo il corso del fiume Osca. Si tratterebbe delle anime disperate dei condannati a morte tramite la orribile pena del ruglìn – di cui parleremo in seguito. Anche il torrente Fosson, affluente dell’Osca, è collegato a una storia di fantasmi.

Pare che un uomo – incaricato di portare un libro a Tresana senza però mai aprirlo – non resistendo alla tentazione lesse alcune pagine del volume proibito. In quel momento vennero liberati, per magia, schiere di spiriti violenti che infestarono i paesi vicini. Per rimediare, l’uomo terrorizzato chiese aiuto al parroco e questi gli ordinò di indirizzare gli spettri verso la riva del fiume Magra. Gli spiriti si accanirono sul terreno e scavarono un profondo solco dentro cui  affluì parte dell’acqua del fiume. Nacque così l’affluente Fosson che si getta nell’Osca.

Il castello di Tresana viene indirettamente citato pure nella Divina Commedia di Dante – Purgatorio XIX e Inferno XXIV. Dante fa parlare un parente di Alagia Malaspina (“Nipote ho io di là, c’ha nome Alagia“) e racconta del “vapor di Val di Magra” con riferimento proprio al luogo del castello.

La processione degli spiriti del Ruglìn

Una delle storie più incredibili legate al castello di Tresana è quella della menada, ovvero della processione o danza degli spettri. Si tratta delle anime dei condannati a morte che, nel castello di Tresana, venivano finiti in modo atroce. Una sorta di trappola affettatrice, chiamata il ruglìn, era posta alla base della torre principale. I condannati venivano gettati – vivi – dentro la torre e, cadendo, piombavano sul ruglìn che li faceva letteralmente a pezzi.

I pezzi poi venivano filtrati e scaricati nel sottostante fiume Osca che “si tingeva di rosso”. Le anime di quei poveri corpi straziati tornano ancora oggi, lungo le rive del fiume, a cercare di ricomporre i propri pezzi! Arrivano in massa, lamentandosi e agitandosi, come una sorta di processione danzata che … nessuno vorrebbe mai trovarsi davanti!

Informazioni utili sul castello di Tresana

Il castello è sottoposto a lavori di restaturo, quindi è quasi sempre inaccessibile. Il consiglio è quello di chiamare il Comune di Tresana per avere informazioni aggiornate e dettagliate sul monumento, in caso di riapertura. I contatti sono: 0187/477112 oppure sul sito ufficiale http://www.comune.tresana.ms.it/contatti/ .

Come arrivare: da nord, tramite autostrada A1 direzione La Spezia, immettendosi poi sulla A15 con uscita Aulla. Si continua sulla Provinciale 23 verso Tresana. Da sud, A1 direzione Firenze e Livorno per immettersi sulla A11 fino a Viareggio in direzione Genova. Da qui si segue l’autostrada A12 fino a Parma, quindi la A15 con uscita Aulla. Tramite la SP23 si arriva a Tresana.

Tresana ha una stazione ferroviaria centrale.

L’aeroporto più vicino è Pisa (90 km).

In bicicletta: si può arrivare a Tresana anche su due ruote, seguendo la Via Francigena Ciclabile che passa dalla Lunigiana tagliando proprio il territorio comunale verso Lusuolo e Mulazzo.

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