Il sapente lavoro di Emanuela Bergonzoni parte da un pezzo di freddo metallo e dalle capacità magiche delle sue mani: fondere, pressare, laminare, saldare, tranciare, piegare, levigare…queste sono le fasi alchemiche che creano i suoi sofisticati gioielli di design.
L’orafa bolognese realizza preziosi in argento che non sono solo semplici oggetti o banali bjioux, una vera e propria filosofia di vita, un percorso di comunicazione artistico con giochi di volumi, destrutturazioni di forme, dettagli di sofisticati. Non c’è uno stampo, non c’è serialità, non c’è conformismo: gli anelli, i bracciali, gli orecchini, non sono mai identici gli uni agli altri, ma il traguardo di un intervento umano e della sua intelligenza, in una sorta di metafora per antitesi dove lo scarto diventa creativo ed ecologico anche grazie al particolare processo produttivo dell’imbutitura del metallo.
La forma perfetta non basta, è morta ed inerme, per questo Emanuela la prende tra le sue mani, la guarda, la pressa, la interpreta fino a dimezzarne l’altezza, la increspa…ed ecco che nasce la caratteristica estetica dei suoi monili. Questo percorso produttivo soddisfa due esigenze: da un lato quella estetica, particolarissima e riconoscibile, dall’altro quella etica, per un gioiello che grazie alla tecnica dell’imbutitura del metallo è a bassissimo impatto ambientale.
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