Il fascino dello Smoking

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La storia e le curiosità dell’abito maschile più affascinante.

Non è considerato un abito da cerimonia, ma l’appeal che regala è unico nel suo genere. È lo smoking l’abito maschile più conosciuto e amato, anche dal mondo femminile.

Il nome deriva da ‘smoking jacket’, giacca da fumo, e inizialmente indicava la veste da camera che veniva indossata per preservare gli abiti dal fumo. L’abito nasce a Londra nel 1865 e nel 1886 arriva negli Stati Uniti, dove prende il nome di Tuxedo, grazie al dandy Griswold Lorilland, che per primo lo indossa proprio al Tuxedo Club.

Pur non essendo considerato un abito formale, ci sono alcune regole che è d’obbligo rispettare quando lo si indossa. L’accessorio adatto da corredare alla camicia, rigorosamente bianca, è il papillon nero di raso o gros-grain, vietata la cravatta. La versione bianca del papillon è adatta al frac, ma non allo smoking. Anche le scarpe devono essere nere e lucide. Riguardo alla giacca, sebbene se ne vedano di diversi colori, quella classica è nera, e l’unica variante concessa, secondo i canoni dell’eleganza, è il blu midnight, introdotto dal duca di Windsor.

Un ultimo importantissimo dettaglio, non indossatelo mai prima delle 18, lo smoking è un abito esclusivamente da sera.

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