Viaggio a Zanzibar e in Tanzania tra trekking e natura

Foreste, monti, animali e paesaggi selvaggi. Vaste pianure alluvionali, savana, foresta pluviale, orizzonti sconfinati, spiagge bianche e zone rurali. Un’esperienza inimmaginabile che solo la Tanzania può offrire e che acquista valore aggiunto se al vostro fianco vi sono esperte guide naturalistiche e gli scienziati del MUSE che vi consentiranno di avvicinarvi con loro alle colonie di primati dei Monti Udzungwa, una delle perle di questo paese africano ancora poco nota al turismo di massa.

Il viaggio che vi segnaliamo oggi e che è previsto questa estate a luglio (10-26 luglio 2014) e agosto (31 luglio-15 agosto 2014) è proposto dalla Cooperativa Biosphaera. Un tour ecosostenibile che invita a conoscere la natura con chi la studia in un ecosistema intatto di foresta tropicale: i lussureggianti Monti Udzungwa, vero e proprio scrigno di biodiversità. Qui ha la sua base il Centro di Monitoraggio Ecologico dei Monti Udzungwa (UEMC) che ospiterà i viaggiatori nella parte centrale del viaggio. L’UEMC è stato fondato nel 2006 grazie ad una collaborazione tra Museo delle Scienze di Trento (MUSE) e Tanzania National Parks (TANAPA) ed ospita ricercatori da tutto il mondo per attività di monitoraggio nei Monti Udzungwa. Al centro dell’interesse sono i progetti dell’Associazione Mazingira che opera con le comunità ai margini dei Monti Udzungwa e che si occupa di sensibilizzare ed educare all'ambiente la popolazione, anche attraverso interventi mirati nelle scuole, promuovendo l’uso di energie alternative, gestendo vivai e sviluppando progetti di ecoturismo.

Dopo i primi giorni di trasferimento e visita verso Dar Es Salaam, il viaggio entra nel vivo al quarto giorno quando si raggiunge il Parco Nazionale dei Monti Udzungwa, situato nella regione di Morogoro nel centro della Tanzania. Questo Parco tutela uno degli ecosistemi forestali più intatti al mondo: la foresta dei Monti Udzungwa, che rientra nella catena dell’Eastern Arc, definita “Galapagos d’Africa” perché popolata da un elevato numero di specie animali e vegetali riscontrabili solamente in queste zone. L’ostello dell’UEMC sarà la base per quattro giorni pieni di avventura e scoperta al fianco degli dello staff dell'UEMC, i cui membri tutti i giorni lavorano e raccolgono dati per la ricerca in foresta.

Il quinto giorno si comincia la visita del Parco Nazionale dei Monti Udzungwa con un’escursione nella foresta fino alle Cascate di Sanje, un complesso di cascate spettacolari, costituite da un susseguirsi di salti di diverse decine di metri tra imponenti pareti rocciose, accompagnati da una vista mozzafiato sulla fertile valle di Kilombero. La mattina del sesto giorno si visiterà il gruppo di Cercocebi di Sanje, primati endemici della foresta degli Udzungwa e ad alto rischio di estinzione. Questo gruppo, che si trova poco distante dall’ingresso del Parco, è stato “abituato” alla presenza dell’uomo dai ricercatori dell’UEMC e dallo staff del Parco. Per questo motivo l’esperienza ha i caratteri dello straordinario e consentirà di osservare questi primati da molto vicino nel loro ambiente naturale. Al pomeriggio é possibile visitare un villaggio ai margini della foresta con il suo caratteristico mercatino. Il settimo giorno si visitano alcuni progetti che l’associazione Mazingira ha in atto con le comunità che abitano le pendici dei Monti Udzungwa e all’ottavo giorno p in programma proprio una colazione tipica in villaggio (chapati e chai: pan dolce tradizionale e tè nero con una miscela di spezie ed erbe indiane), da dove, con alcune biciclette, si raggiungeranno le piantagioni di alberi della gomma, sempre accompagnati dai responsabili dell’Associazione Mazingira. Nel pomeriggio visita ad un gruppo di lavoro costituito da donne che si occupano di artigianato tradizionale.

Dal nono giorno si passa da una delle più antiche foreste d’Africa alla scoperta delle vaste pianure alluvionali della Tanzania in un autentico safari nella Savana, tra acacie e baobab, all’interno del Ruaha National Park, il più grande Parco Nazionale del paese. Questo Parco è caratterizzato da un ecosistema incontaminato ed è popolato da una delle più numerose popolazioni di elefanti presenti in Africa, oltre che da grandi gruppi di licaoni, difficili da avvistare in altri parchi, ghepardi, antilopi, leoni, ippopotami, e più di 400 specie di uccelli. 
Ci si muoverà nell’aspra savana punteggiata da acacie ombrellifere e baobab e si costeggeranno le magnifiche rive del fiume Great Ruaha dove si concentrano gli animali durante la stagione secca alla ricerca della poca acqua rimasta. Sono possibili incontri ravvicinati con elefanti, giraffe, zebre, ippopotami e leoni.

Dal dodicesimo giorno- passando per la capitale e con il trasporto marino – si raggiunge l’isola meravigliosa di Zanzibar. Un’isola tropicale caratterizzata da una miscela di culture al cui centro sorge Stone Town, la città di pietra, patrimonio mondiale dell’umanità, dove si potrà conoscere la triste storia di commercio di schiavi e di avorio che ne ha segnato il passato. L’architettura di Stone Town è un miscuglio di influenze arabe, indiane, europee e africane. L’elemento più caratteristico sono le porte in legno sfarzosamente intarsiate, più antiche delle case in cui sono collocate. Si visiteranno antichi palazzi e il mercato Darajani, il più grande e colorato della città, dagli intensi odori speziati. I giorni 13 e 14 sono dedicati al relax al mare nel Sud-est dell’isola, dove primeggiano lunghe spiagge bianche e filari di palme da cocco. La base sarà Jambiani, tranquillo villaggio di pescatori, dove la popolazione vive di pesca, agricoltura e coltivazione di alghe. Qui si visiteranno alcuni progetti di cooperazione che la ONG ACRA svolge in queste aree rurali. Al tempo stesso sarà possibile godersi le sfumature turchesi dell’oceano Indiano e passeggiare sulla barriera corallina nelle ore di bassa marea quando il mare si ritira per diverse centinaia di metri.
Per chi fosse interessato è possibile vivere un’esperienza aggiuntiva grazie ad un trekking di 2 giorni e 1 notte nella foresta dei Monti Udzungwa. Il pernottamento in foresta richiede adattabilità, ma l’esperienza più forte. Sarà possibile conoscere le diverse fasce vegetazionali che l’altitudine crea in natura e avvistare alcuni degli animali presenti in foresta come i colobi, i cercocebi, elefanti ed anfibi, camaleonti e numerose specie di uccelli.

Il quindicesimo giorno è previsto il rientro in Italia. Più ricchi dentro!
Per informazioni: Cooperativa Biosphaera

Testi di Massimo Frera e Veronica Del Punta – 20 febbraio 2014
Foto di Cooperativa Biosphaera

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