La vitamina C, altrimenti nota come acido ascorbico, è spesso chiamata in causa quando si parla di alimentazione sana e di nutrienti antiossidanti e in grado di potenziare il sistema immunitario. I suoi benefici, però, vanno ben oltre. Riguardano, infatti, anche il benessere della pelle.
Nelle prossime righe, cerchiamo di capire qualcosa di più su questo importantissimo tema.
Conosciamo meglio la vitamina C
La vitamina C o acido ascorbico è una vitamina idrosolubile. Ciò vuol dire che il nostro corpo non è in grado di produrla autonomamente e che è necessario assumerla attraverso gli alimenti o specifici supplementi.
Il suo ruolo per il funzionamento dell’organismo è molto importante. La vitamina C, infatti, partecipa a diverse reazioni metaboliche, contribuendo alla sintesi del collagene e di diversi ormoni.
Nell’uomo di età adulta, il fabbisogno quotidiano di questo nutriente è pari a 75 mg. Nella donna si parla di un dosaggio leggermente inferiore e corrispondente a 60 mg, da aumentare in momenti particolari della vita come la gravidanza e l’allattamento.
Perché la vitamina C fa bene alla pelle
Sono diversi i motivi per cui la vitamina C fa bene alla pelle. Come ricordato nelle righe precedenti, parliamo di un nutriente dalla forte efficacia antiossidante. Questo permette di parlare di potenti effetti di neutralizzazione dei radicali liberi, tra i principali responsabili del crono invecchiamento della cute (anche precoce).
La vitamina C, ribadiamo, annovera tra le sue funzioni il contributo alla sintesi di collagene, una proteina fondamentale per la bellezza della pelle. Grazie alla sua funzione di sostegno del derma, infatti, la rende compatta e tonica.
Grazie alla sua capacità di favorire il rinnovamento cellulare, la vitamina C ha un ruolo nodale quando si parla di prevenzione e contrasto dei fenomeni di iperpigmentazione cutanea, un’evenienza tutto tranne che rara (conoscere meglio cos’è l’iperpigmentazione cutanea vuol dire, infatti, ricordare il suo essere dovuta a numerosi fattori, dalle variazioni ormonali all’assunzione di specifici farmaci).
Vitamina C, alleata di chi ha la pelle secca o ipersensibile
I benefici della vitamina C per la pelle sono numerosi e comprendono, oltre a quelli già menzionati, la capacità di regalare sollievo dal fastidio che caratterizza la pelle secca e ipersensibile.
Cosmetici alla vitamina C, un mondo da conoscere
Quello dei cosmetici alla vitamina C è un mondo a dir poco ricco di alternative commerciali. Per evitare di sprecare soldi – o, nel peggiore dei casi, di danneggiare la pelle – è importante andare oltre ai claim di marketing, cercando di capire bene come orientarsi nella scelta.
Prima di tutto, è opportuno capire che tipo di prodotto scegliere. Negli ultimi anni, hanno guadagnato terreno i sieri. Quali sono i loro vantaggi? Il rapido assorbimento e la texture leggera innanzitutto.
Premettendo il fatto che in commercio esistono sieri per diverse indicazioni, dalla pelle secca a quella iperpigmentata, vediamo i consigli migliori per scegliere quello alla vitamina C.
- Acquista solo prodotti certificati: rivolgiti alla tua farmacia di fiducia – puoi anche comprare dagli e-commerce di farmacie e parafarmacie, avendo cura di guardare se, nel footer, è presente il simbolo della croce che rimanda al sito del Ministero della Salute – o a negozi specializzati in cosmesi. Solo così avrai la certezza di comprare prodotti certificati e sicuri.
- Scegli sieri che abbiano, nell’elenco degli ingredienti, la dicitura “acido l-ascorbico”: parliamo di una forma di vitamina C in grado di penetrare in maniera efficace nella pelle, con tutti i vantaggi del caso per quanto riguarda gli effetti benefici citati nei paragrafi precedenti.
- Attenzione alla concentrazione: la concentrazione di vitamina C nei sieri varia a seconda del prodotto. In generale, in commercio si trovano soluzioni che vanno da un minimo del 10 a un massimo del 20%. Se la tua pelle tende a essere sensibile, scegli di partire con una concentrazione bassa (c’è sempre tempo a salire).
- Il pH ideale: anche se spesso viene messo in secondo piano come fattore di scelta di un siero alla vitamina C, anche il pH conta. Se è troppo basso, per esempio, può provocare irritazioni. L’optimum prevede il fatto di concentrarsi su un pH pari a 3,5.
Non c’è che dire: la scelta di un buon siero alla vitamina C non deve assolutamente essere sottovalutata. Oltre ai fattori appena menzionati, è da citare l’importanza di focalizzarsi sul colore del flacone.
Mai e poi mai dovrebbe essere trasparente! Il rischio, in questo caso, è che il principio attivo si deteriori. Essenziale è quindi che il flacone sia opaco o di un materiale di colore scuro.
Un doveroso cenno va dedicato anche alla combinazione con altri ingredienti. Tra i più efficaci ai fini del potenziamento degli effetti della vitamina C rientrano la vitamina E e l’acido ferulico.
Concludiamo ricordando che, prima di iniziare ad applicare il siero su tutto il viso, a prescindere dalle certezze sulla sua qualità è importante testarne la compatibilità su una piccola porzione di pelle (il polso va benissimo).