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Quando il fascino della storia si combina con la ricerca di innovazione nascono vere e proprie opere d’arte come la poltrona Pio Manzù

La Poltrona Pio Manzù abbina in maniera raffinata un’atmosfera al tempo stesso retrò ed elegante: nata in origine da un progetto di sedile ergonomico per una vettura sportiva, essa cattura immediatamente l’interesse di Renato Stauffacher -leader di Alias Design e da sempre grande appassionato di car design- durante l’esposizione “Quando il mondo era moderno”, dedicata proprio alle opere di Manzù.

Il prototipo è datato 1967 e sottolinea in maniera evidente l’attualità e la modernità del progetto e permette a Stauffacher di convertirlo e ribattezzarlo Poltrona Pio Manzù. Non solo ergonomia ma anche grandi innovazioni tecniche: la base, ad esempio, è stata costruita grazie a un modello digitale, a sua volta realizzato con il supporto di alcune immagini d’archivio. La costante attività di Alias in termini di ricerca e sviluppo ha permesso inoltre una leggera rielaborazione della curvatura della scocca: è stato infatti fresato nel polistirolo il modello 3D della poltrona, per valutare e realizzare la migliore soluzione possibile.

Con lo stesso procedimento è stato inoltre creato il poggiapiedi a quattro razze, sviluppato per essere perfettamente stabile e poco ingombrante. Il cuoio morbido e il colore nature delle pelli richiamano quasi un arredamento da ufficio che però contrasta con la funzione di questa sedia che se osservata bene permette di riposarsi quasi come si fosse adagiati su una poltrona chaise longue.
Il sapiente utilizzo di diverse combinazioni tra pelle, tessuto e finitura della base hanno permesso di ottenere la versione definitiva della Poltrona Piò Manzù, un modello dove i canoni estetici dei decenni passati e del car design si coniugano in una realizzazione orientata verso il futuro, dal design che evoca la bellezza delle forme e un’ergonomia dall’estetica raffinata.

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