Trofeo Primavera sul Bordone – Trento, i risultati finali

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Disputata nel week end tra il 2 e il 3 aprile la colorata gara inaugurale del Trofeo Zanon ha visto sfidarsi a colpi di acceleratore e design retrò splendide quattro ruote d’epoca

Secondi nel 2010, primi quest’anno. Daniele e Chiara Santarelli, papà e figlia (medico e pilota lui, 14 anni e navigatrice lei) hanno vinto la sedicesima edizione del “Trofeo Primavera”, gara di regolarità riservata ad auto d’epoca omologate A.S.I. organizzato dalla Scuderia Trentina Storica con partenza ed arrivo a Vason sul Monte Bondone (TN). La prova era valida anche quale tappa inaugurale del prestigioso Trofeo Zanon.

La coppia romana, a bordo di un’Alfa Romeo Giulia Sprint Speciale di quasi 50 anni (è stata immatricolata nel 1964), ha preceduto quella veneta (marito e moglie) composta da Paolo Prati, padovano ed ex funzionario di banca con la passione dei rally storici, e Daria Venturi e da Alberto Pirri e Annamaria Ciatti (Rieti), terzi assoluti del Trofeo Zanon 2010. Prati e Venturi hanno gareggiato su una Alfa Romeo Spider del 1960 ed accusato appena 11 penalità di ritardo (sono riuscite a dimezzarle rispetto alle prove di sabato grazie alla eccellente prestazione di domenica mattina), mentre Pirri e Ciatti guidavano una Lancia Fulvia rally del 1969.

Giù dal podio Serena-Graifenberg con una Lancia Fulvia Sport del 1972, portacolori del sodalizio organizzatore ai quali però è andata la combinata auto-sci con la gara di slalom gigante disputatasi sabato mattina sulla pista Canalon sul Monte Bondone. Quinta piazza finale per i trentini Benaglia-Romano (Fiat 124 spider del 1973) che hanno preceduto Dalbosco-Stefanoni (Volvo 1800 S del1966), Giorgi-Nannetti (Lancia Fulvia coupé del 1974), Rosa-Armani (Lancia Fulvia rallye del 1968), Trinco-Sosi (Daimler del 1963) e Brichetti-Brichetti che, con la loro Porsche Speedster del 1955, sono stati coloro che hanno guidato la vettura più anziana del lotto dei trenta partenti.

Il “Trofeo Primavera”, articolato su due giornate, ha portato i partecipanti a gareggiare lungo il Trentino meridionale ed occidentale, attraverso la suggestiva valle dei Laghi per arrivare fino ad Arco con diverse puntate nella città capoluogo, Trento. Partenza e arrivo erano però fissati ai 1.600 metri di quota della località Vasomn, sul monte Bondone, teatro non solo della spettacolare prova i corsa in salita Trento-Bondone, ma anche di alcune epiche tappe del Giro d’Italia di ciclismo.

Mattia Eccheli

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