Laura Biagiotti autunno inverno 2011/2012

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La signora del cashmere propone una collezione che è un sentito tributo ai 150 anni dell’unità d’Italia. Oltre al tipico bianco compaiono anche capi rosso Garibaldi, verde e grigio…e per la sera l’oro patria

Per la moda inverno 2012 la donna Laura Biagiotti è impegnata e partecipe nelle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia anche attraverso i suoi abiti e rielabora suggestioni rinascimentali e colori patriottici come il rosso Garibaldi accanto al bianco candido vero know how della maison.
Nasce in questo modo la collezione calda ed energica che sfila alla Milano Fashion Week.

I cachemire si declina dal rosso Garibaldi al vermiglio al porpora, il capospalla must è il poncho-Anita in cashmere patchwork jacquard, e l’abito drappeggiato è un omaggio alle donne libere.
La giacca avvolge come una sciarpa in maglia o tessuto, il completo per il giorno è da amazzone con la camicia e i pantaloni alla zuava.
Accanto al meraviglioso bianco Biagiotto la palette di colori si amplia a dismisura con i nuovi neri e i grigi dei Carbonari, e i toni del bosco, interpretati in una sinfonia di marroni e verdoni, o nella scala dei berries, dal ribes al lampone.

Tutti gli outfit proposti sono un vero e proprio inno alla libertà di movimento e alla praticità: capi ampi e morbidi, il cashmere leggero, la seta con trasparenze di toulle e poi si moltiplicano le passamanerie, gli intarsi e i pizzi per un risultato spettacolare. 
Laura Biagiotti rivisita e si lascia contaminare dalla storia dell’Italia degli ultimi 150: la redingote, nata come giacca d’equitazione, è in cashmere double marrone. Il gilet modella il busto e rifinisce il look sia nella versione di cashmere, che ricamato o di pelliccia. La giacca a doppio petto, in Principe di Galles con profili di canottiglie rosse, è definita da un alamaro in mohair e borchie, dettaglio significativo della stagione. Il paletot, ampio e avvolgente, si ferma alla vita con una microcintura borchiata. Gli abiti sono drappeggiati, con languide e seducenti asimmetrie, ora sul decollette, ora sui fianchi, e si sciolgono in romantiche rouches. Compaiono anche le stecche di balena che danno un tocco deciso al panneggio dell’abito scivolato. Gli imprimè sono declinati in motivi che guardano all’Art Nouveau e agli orientalismi del Vittoriale, o in temi geometrici a grandi pennellate. Velature e sovrapposizioni tra maglia e tessuto sbocciano in corolle di fiori ricamati di toulle. L’abito-scultura è in cashmere a trecce, lungo al polpaccio. Intarsi di pizzo e perle si inseriscono nel twin set di cashmere. Il giglio fiorentino compare sulla giacca severa ricamata con maxi pietre. Motivi e tessuti sono spesso rubati al guardaroba maschile e allo sport, ma rivisti con un tocco di decisa femminilità come il pied de poule nei toni acidi del giallo cedro. Sfumature molli su chiffon citano piacevoli seduzioni, mentre l’oro alla patria richiama l’attenzione su abiti preziosi che celebrano la vittoria.

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