San Miniato, percorso nel borgo e nella tradizione del tartufo toscano

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Borgo della Toscana di particolare pregio medioevale con antiche tradizioni e rinomato per il tartufo bianco

San Miniato è uno dei borghi toscani purtroppo poco considerati. Arroccato su di un colle tra Pisa e Firenze lungo l’Arno, vanta una tradizione storica notevole, situato sulla via Francigena, ha anche una eccellenza nota agli estimatori della buona cucina, il tartufo bianco. Per una visita ottimale è possibile fare un percorso tra le numerose attrazioni e un doveroso assaggio ad un piatto profumato del prezioso fungo.

Da vedere a San Miniato

Arrivando a San Miniato si respira immediatamente l’aura medioevale che è ben rappresentata dalla fortificazione della città e dalla Rocca di Federico II, costruita alla fine dell’anno 1000 e completata anni dopo con una torre diventata il simbolo della cittadina.

Come tutti gli antichi borghi è un incrociarsi di piccole vie che salgono verso la cima, si può iniziare l’itinerario con una visita al Seminario un edificio caratterizzato dalle pareti completamente decorate e colorate che si affaccia su una piazza a forma di mezzaluna dove spesso trovano posto bancarelle che commerciano in prodotti tipici della zona.

Altra piazza da vedere è Piazza Duomo risalente al 1200 (come la torre di Federico II) su cui si affaccia la Cattedrale dalla forma di croce latina che mostra anche elementi gotici e rinascimentali aggiunti nel corso dei secoli. È caratterizzata dalle maioliche in facciata applicate in base alle costellazioni dell’Orsa Minore e Maggiore. Affiancata è la Torre Matilde, il campanile dall’originale orologio asimmetrico.

Altri edifici da vedere sono la Chiesa di San Domenico dalla facciata incompiuta, la Chiesa di Santo Stefano e San Michele, sorta nel XII secolo ed anche il Palazzo Comunale risalente al XIV secolo.

Da mangiare a San Miniato

Certamente va assaggiato il tartufo bianco (la mostra dedicata al fungo è a Novembre) nei diversi piatti, la carne alla griglia, i bolliti, la ribollita e la panzanella. Molta cacciagione in stagione da consumare con verdure locali.

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