Trekking in Perù tra le città perdute: Choquequirao e Macchu Pichu

Un’occasione unica per conoscere l’archeologo americano Gary Ziegler, del team di National Geographic, che guiderà il gruppo verso Choquequirao, sorella di Machu Picchu, per svelarne tutti i segreti. Cinque giorni sulle Ande, tra foresta e altopiano: una vera avventura – anche in campo tendato – fino alle rovine dell’incantata città Inca. Con voi anche un antropologo italiano, che ha studiato i miti e le usanze degli indigeni di questa magica regione. Ovviamente non mancheranno le visite a Cusco, Macchu Pichu e le meraviglie della valle sacra Inca.

Non capita tutti i giorni di trascorrere del tempo con un vero esploratore e archeologo quale è l’americano Gary Ziegler, membro della Royal Geographical Society di Londra e dell’Explorers Club di New York. 
Mint57, agenzia spagnola attiva anche in Italia, darà questa possibilità a novembre del 2014 per pochi fortunati viaggiatori che si incammineranno sulla antica e spettacolare via che conduce alla misteriosa Choquequirao, una città Inca posta tra le vette peruviane. 
Con il gruppo anche Massimo Frera, giornalista italiano specializzato in antropologia e redattore di arkeomount.com, che proprio nella regione di Cusco dal 1999 ha condotto le sue ricerche sulle tradizioni religiose dei Q’eros, una popolazione discendente dagli Incas e che pare averne custodito parte delle usanze (i Q’eros furono noti al mondo occidentale solo nel 1955).

Il tema del viaggio è dettato dall’ultimo e recentissimo libro pubblicato nel 2014 da Ziegler: “Machu Picchu’s Sacred Sisters, Choquequirao and Llactapata – Astronomy, Symbolism and Sacred Geography in the Inca Heartland”, scritto a due mani con l’archeoastronomo J. McKim Malville per l’editore Johnson Books. Il viaggio intende ripercorrere il compendio di leggende, dati archeologici e archeoastronomici  raccolte in oltre 40 anni di lavoro dallo studioso americano, che per l’occasione accompagnerà il gruppo proprio a Choqueqirao. Ziegler ha condotto innumerevoli spedizioni in zona, spesso lavorando per conto di National Geographic, come quando nel 2001 ha identificato e scavato l’avamposto Inca di Corihuayrachina oppure nel 2002 quando ha fatto riemergere dalla jungla dopo cinque secoli di oblio i siti di Llactapata e di Cota Coca.

“Città sorella” di Macchu Pichu, la città Inca di Choquequirao (la "culla d'oro" in lingua Quechua) è annidata sulle montagne a oltre 3.000 metri, nella vasta e selvaggia regione di Vilcabamba, sospesa tra freddi altipiani e calde valli tropicali, a picco sul profondo canyon dell’Apurimac. Questa mitica città perduta rivaleggia con Machu Picchu per bellezza e importanza. Il 60% della città è ancora immerso nella vegetazione, mentre sono ben visibili gli incredibili terrazzamenti che scendono fino al fiume. Choquequirao fu prima l’avamposto commerciale degli inca, per scambiare merci e beni con la selva, e poi rifugio di Manco Inca, figlio dell’ultimo grande regnante Huayna Capac, che da qui guidò il suo esercito nella ribellione contro i Conquistadores.

Si parte il 5 novembre 2014 per volare fino a Lima, capitale del Perù. Il giorno successivo un volo interno ci porterà fino a Cusco, capitale dell’impero Inca. Un volo breve ma spettacolare che consentirà di ammirare la catena Andina alle prime luci dell’alba. Cusco, situata a 3.200 metri d'altitudine, richiede un periodo di acclimatamento all’altitudine: per questo la prima giornata é dedicata al relax. Il terzo giorno giornata di esplorazione della città a piedi per scoprire la capitale Inca, Patrimonio dell’Umanità, tra strade acciottolate e molta storia, ancora in parte avvolta dalle leggende del tempo. Grazie alle visite al centro religioso e politico incaico, il Qoriqancha, e poi quello cattolico, la Cattedrale di Plaza des Armas, Massimo introdurrà alla concettualità religiosa che ha guidato le scelte architettoniche dei primi abitanti del luogo. Al via anche la parte archeologica, con le visite alla misteriosa Q’enqo, e alle mura di Sacsayhuaman. Si prosegue nella visita della valle sacra il giorno successivo: l’imponente fortezza Inca di Ollantaytambo e il sito archeologico di Pisac, la cui cima si raggiunge percorrendo tortuose strade acciottolate e scale per giganti. Uno sforzo che verrà ripagato perché consente di apprezzare la magnificenza delle costruzioni e dei loro blocchi poligonali pesanti fino a 100 tonnellate. Fortezze e terrazzamenti sono costruiti secondo una precisa simbologia e ancora oggi teatro di vive ritualità indigene. Il quinto giorno è il momento in cui ci incontreremo con l’archeologo americano Gary Ziegler e altri  viaggiatori internazionali che partecipano alla spedizione (il gruppo sarà comunque composto da un massimo di 14 persone). Dopo una breve introduzione in inglese e italiano, partenza in minivan verso la Valle Sacra con sosta per visitare i siti di Quillarumiyoq e Saywite Stone, che ci introdurranno al sistema delle “huacas” o siti sacri. Centri cerimoniali al centro della Pampa di Anta, queste due località ospitavano cerimonie religiose e consentivano osservazioni celesti . Ultimo alloggio prima del trekking sarà un confortevole piccolo lodge nel grazioso paese di Cachora.
Il sesto giorno è il momento in cui inizia il vero trekking: con una scorta di muli e portatori, un campo tendato e diversi accompagnatori, ci avvieremo fino al passo di Capilloc, dove avremo il primo incontro con l’immenso canyon del fiume Apurimac, una delle meraviglie geografiche del Sud America. Il trekking comincia con un sentiero ventoso che, dopo circa 6 ore e alcune pause, conduce fino al campo di Santa Rosa. Lo staff provvederà a montare una comoda tenda con tavoli e sedie sotto la quale sarà servita la cena. I pasti sono preparati con carne e verdure fresche e i cuochi possono preparare pasti vegetariani per chi lo richiedesse.
Secondo giorno di cammino lungo le strade pavimentate degli Inca e dopo circa cinque ore di cammino tra le alte nebbie, a due passi dal cielo, il gruppo giungerà ad uno dei posti più magici della terra, la città perduta di Choquequirao, città cerimoniale “sorella” di Machu Picchu. Il campo base è spettacolare, posto tra costruzioni con pietre enormi e una fitta jungla, a due passi dalle imponenti mura della città. Il giorno seguente l’intera giornata è dedicata alla conoscenza di Choquequirao. Conosceremo tutti i segreti svelati dalle ricerche di Gary Ziegler in 40 anni di ricerca: storia, allineamenti archeo-astronomici usati per onorare le divinità del cielo e della terra, le stelle e le montagne, rilevamenti archeologici e metodi di scavo utilizzati. Alla fine della giornata avremo anche l’occasione di assaporare un piatto tradizionale andino, la Pachamanca: agnello con cottura tradizionale tra pietre calde, spezie e patate.
Dal nono giorno del viaggio inizierà il rientro a Cusco, passando per il fiume Apurimac e un ponte ricostruito di recente sulle rapide, mentre il campo tendato sarà posto a Chiquisca, immersi nella regione di Vilcabamba. Dopo un buon riposo si completa il trekking tornando alla strada asfaltata dove un mini bus ricondurrà tuti a Cusco. Ma l’avventura on finisce qui! La mattina successiva trasferimento a Ollantaytambo e poi treno fino  al monumento archeologico più spettacolare del Nuovo Mondo: Machu Picchu. A “soli” 2.460 m. s.l.m., Macchu Picchu é Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità, luogo sacro, mitico e leggendario! Il turismo non ha intaccato il fascino e la magia di un’antica civiltà che sembra ancora sopravvivere tra le vette e di queste valli nascoste. La visita, a piedi, si muoverà tra i magnifici templi e monumenti della città, mentre gli esperti racconteranno la sua storia e mostreranno gli elementi simbolici e rituali: il culto del sole fu al centro del progetto di questa città voluta dall’Imperatore Inca Pachacuti, ma sono ben visibili anche le “shaped stone”, pietre lavorate per rappresentare le montagne circostanti.
Sarà dura tornare a Cusco e, da lì, volare in Italia via Lima!

Il trekking che Mint57 propone è un’avventura con un buon livello di confort. Il periodo è al limite della stagione secca e la temperatura della zona andina a Cusco nel mese di novembre è tra le più alte dell’anno: si aggira intorno ai 20°-23° di giorno, con un’escursione termica importante durante la notte in cui le temperature possono scendere fino a 6° C., con punte che arrivano anche agli 0° C.
La proposta di Mint57 è costruita per viaggiatori con spirito pionieristico, disposti a sacrificare un pò di comodità per scoprire il mondo dalla cima di una montagna, condividendo racconti, costumi e tradizioni nei luoghi più remoti del pianeta.
Gary Ziegler è una garanzia: conduce spedizioni archeologiche in zone remote di Messico e Perù fin dal 1964 e nel 2013 è stato riconosciuto come Distinguished Lecturer dalla NASA.
Non avete ancora prenotato? Affrettatevi, c’è tempo fino a un mese prima del via. Ricordiamo che i lettori di veraclasse avranno uno sconto speciale, che potranno ottenere indicando il codice veraclasse14 al momento della richiesta informazioni. Andate sul portale di Mint57 oppure scrivete a expert@mint57.com o a viaggi@veraclasse.it

Testi di Massimo Frera e Veronica Del Punta

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