Abbronzarsi senza scottarsi

Stampa

Piccoli accorgimenti per evitare di rovinare l’abbronzatura con fastidiose scottature, per avere una pelle dorata ma non “arrostita”..

Se amate la tintarella, la principale regola per una bella abbronzatura è quella di non scottarsi, perché questo andrebbe a pregiudicare l’uniformità del colore e quindi dell’abbronzatura. Ci sono alcune semplici regole che spesso si dimenticano, per evitare questo inconveniente, forse banali, ma sempre utili.

Protezione solare e orari
E’ l’accorgimento più banale ma che si continua a trascurare. Sempre e comunque mettersi una crema solare, anche se siete già scure, abbronzate, usate piuttosto una bassa protezione ma sempre e comunque, si mantiene la pelle idratata e non crediate che tanto non c’è pericolo. Quindi ricordate di applicarla sempre. Sapete che nelle ore centrali del giorno ci si scotta di più?

Zone delicate
Fate attenzione alle zone esposte di cui spesso ci dimentichiamo. Orecchie, nuca, piedi sono alcune zone di cui spesso ci si dimentica e che quindi non vengono protette. Anche qui si deve usare la protezione, se magari avete i capelli lunghi e li raccogliete ecco che orecchie e nuca vengono esposti involontariamente e…zac! Ci si dimentica la crema e ci si può ritrovare con scottature antipatiche. Anche i piedi, che stanno nella sabbia, possono scottarsi, quindi, fate attenzione e mettete la protezione anche lì.

Acqua
Spruzzarsi addosso dell’acqua, come spesso si fa durante l’esposizione al sole, diluisce il solare e va a seccare ulteriormente la pelle che diventa quindi maggiormente esposta alle scottature (non ci aiuta ad abbronzarci più velocemente). Quindi, se avete caldo, cercate di refrigerarvi diversamente, evitate l’acqua addosso, oppure rinfrescatevi con una doccia veloce e poi rimettete la protezione.

Bagno
Se state in acqua molto, usate una protezione più alta, mettetela una decina di minuti prima di entrare in mare, per permettere che penetri bene, e poi fate pure il bagno. L’acqua riflette moltissimo e se poi state nell’acqua bassa ancora di più, con maggiore probabilità di scottarsi.

Stampa