Guida Michelin Italia 2026: ristoranti stellati, nuove stelle e premi speciali

La Guida Michelin Italia 2026 illumina il panorama gastronomico italiano con una selezione ricchissima e rinnovata, confermando l’Italia come una delle destinazioni culinarie più ammirate e vivaci al mondo. La presentazione, ospitata per il secondo anno consecutivo nel prestigioso Teatro Regio di Parma, inaugura anche le celebrazioni dei 120 anni di Michelin nel nostro Paese: un anniversario che ribadisce un legame profondo con il territorio, con gli chef e con l’intera cultura del viaggio.
L’edizione 2026 comprende circa duemila ristoranti selezionati, di cui 394 stellati. Il firmamento gastronomico italiano si arricchisce di un nuovo Tre Stelle, due nuovi Due Stelle e ventidue nuove Una Stella distribuite in quattordici regioni, insieme all’ingresso di cinque ristoranti nella comunità della Stella Verde dedicata alla sostenibilità. È una fotografia nitida di un Paese capace di custodire le proprie tradizioni e, allo stesso tempo, di reinventarle con energia, talento e infinita cura del dettaglio.ostenibilità e identità.

Le novità della Guida Michelin Italia 2026

La 71ª edizione porta con sé:

  • 1 nuovo ristorante Tre Stelle, per un totale di 15 eccellenze assolute
  • 2 nuovi Due Stelle, che “valgono la deviazione”
  • 22 nuove Una Stella, distribuite in 14 regioni
  • 5 nuovi ristoranti con la Stella Verde, premiati per la sostenibilità
  • Prestigiosi premi speciali dedicati a chef, sommelier, maître e nuove aperture

Un mosaico che racconta un’Italia gastronomica viva, curiosa e profondamente radicata nelle proprie tradizioni.

Un nuovo Tre Stelle Michelin: La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti

La grande novità del 2026 è La Rei Natura (Serralunga d’Alba), guidato da Michelangelo Mammoliti. Un ristorante immerso nelle colline delle Langhe, dove la cucina diventa un viaggio sensoriale che racconta botanica, memoria e territorio attraverso una precisione quasi musicale.

Con questa nuova assegnazione, i ristoranti Tre Stelle italiani salgono a 15.
Restano confermati, tra gli altri:

Villa Crespi – Orta San Giulio
Piazza Duomo – Alba
Da Vittorio – Brusaporto
Osteria Francescana – Modena
La Pergola – Roma
Reale – Castel di Sangro
Enrico Bartolini al MUDEC – Milano
Uliassi – Senigallia
Quattro Passi – Nerano
Atelier Moessmer – Brunico

I nuovi Due Stelle Michelin 2026

Due ristoranti entrano nell’Olimpo della cucina che “vale la deviazione”:

Famiglia Rana – Oppeano (VR)

Chef Francesco Sodano firma una cucina identitaria e contemporanea che unisce orto, tecnica e Mediterraneo in un racconto di armonia.

I Tenerumi – Vulcano (ME)

Lo chef Davide Guidara continua la sua rivoluzione vegetale con un approccio etico, leggero e visionario in uno degli scenari più affascinanti delle Eolie.

Le 22 nuove Una Stella Michelin

Sono 22 i nuovi ristoranti Una Stella, sei dei quali inseriti durante l’anno.

Tra questi troviamo:

Le Petit Bellevue (Cogne),
Cracco Portofino,
Rezzano (Sestri Levante),
Senso Lake Garda Alfio Ghezzi (Limone),
Procaccini (Milano),
Olio (Origgio),
Porcino (Badia),
Quellenhof Gourmetstube 1897 (San Martino in Passiria),
Agli Amici Dopolavoro (Venezia/Isola delle Rose),
Cavallino (Maranello),
Da Lucio (Rimini),
Sciabola (Forte dei Marmi),
Al Madrigale (Tivoli),
INEO e La Terrazza (Roma),
Casa Bertini (Recanati),
Zunica 1880 (Sant’Omero),
Il ristorante Alain Ducasse Napoli,
Umberto a Mare (Ischia),
Capogiro (Baja Sardinia).

L’ingresso di giovani chef (otto under 35, due under 30) conferma una generazione in pieno fermento.

Le nuove Stelle Verdi Michelin 2026

La Stella Verde, simbolo dell’impegno nella sostenibilità, accoglie cinque nuove realtà:

  • La Bursch – Campiglia Cervo
  • Kircherhof – Albes
  • JOHANNS – Molini di Tures
  • Cà Matilde – Rubbianino
  • Une – Capodacqua

La comunità delle Stelle Verdi sale così a 72 ristoranti, un patrimonio prezioso per il futuro della gastronomia.

I premi speciali Michelin 2026

A completare il quadro delle eccellenze, la guida assegna i cinque premi speciali Michelin. Il Young Chef Award viene conferito a Mattia Pecis di Cracco Portofino, talento giovane e brillante capace di interpretare la cucina con sensibilità e spontaneità. Il Service Award celebra l’eleganza dell’accoglienza di Giulia Tavolaro del ristorante Maxi a Vico Equense. Il Chef Mentor Award onora Heinz Beck de La Pergola, maestro che ha ridefinito il concetto di leggerezza ed equilibrio. Il Sommelier Award premia la sensibilità di Ivana Capraro del Castel Fine Dining a Tirolo, mentre l’Opening of the Year Award viene assegnato a Gian Marco Bianchi per il raffinato progetto Al Madrigale a Tivoli.

Sul fronte geografico, la Lombardia si conferma la regione più stellata d’Italia con sessantaquattro ristoranti, seguita da Campania, Toscana, Piemonte e Veneto. Nelle province, Napoli mantiene il primato con ventisette insegne stellate, davanti a Roma, Bolzano e Milano.

Come funzionano davvero le valutazioni Michelin

Per comprendere appieno il valore delle stelle, è essenziale conoscere il metodo che guida le valutazioni Michelin, un processo rigoroso, uniforme e riconosciuto in tutto il mondo. Gli ispettori della Guida Michelin sono professionisti altamente qualificati, formati per osservare ogni dettaglio dell’esperienza culinaria. Operano in completo anonimato, pagano il conto come normali clienti e visitano più volte lo stesso ristorante nel corso dell’anno. Solo dopo un confronto collegiale tra diverse visite viene deciso il giudizio finale, che può portare all’assegnazione di una stella, alla promozione o alla revoca del riconoscimento.

Il sistema Michelin si basa su cinque criteri fondamentali. La qualità degli ingredienti è il punto di partenza: freschezza, stagionalità e provenienza fanno parte di una valutazione attenta e minuziosa. La competenza nella preparazione e nella cottura testimonia la tecnica dello chef, che deve dimostrare padronanza in ogni fase, dalla preparazione alla temperatura, fino alla precisione dei tagli. L’armonia dei sapori misura l’equilibrio gustativo dei piatti: sapidità, acidità, dolcezza e amarezza devono coesistere con coerenza. La personalità dello chef è un criterio decisivo, perché permette di riconoscere una “firma” culinaria, un’impronta creativa che rende un piatto unico. Infine, la consistenza dell’esperienza garantisce che il livello qualitativo sia identico in ogni momento dell’anno, indipendentemente dalla presenza dello chef o dalle condizioni di servizio.

Cosa indicano le stelle Michelin?

Il sistema di assegnazione delle stelle è semplice nella forma, ma estremamente rigoroso nella sostanza. Una stella indica una cucina di grande qualità che merita una tappa. Due stelle rappresentano una cucina eccellente, capace di giustificare una deviazione dal proprio itinerario. Tre stelle, infine, definiscono una cucina eccezionale che vale il viaggio, un’esperienza gastronomica che segna la vita del viaggiatore.

La storia della Guida Michelin

La Guida Michelin nasce nel 1900 come strumento pratico per i primi automobilisti, con informazioni su strade, officine e hotel. Le stelle arrivano nel 1926 e vengono perfezionate negli anni successivi, fino a diventare il sistema di valutazione più noto al mondo. Nel dopoguerra la guida si espande in Europa e, dagli anni Duemila, conquista Asia, America e Medio Oriente.

Oggi Michelin è presente in oltre trenta Paesi e rimane il punto di riferimento assoluto per la cucina d’autore, grazie a standard uniformi e a una filosofia che mette al centro tecnica, qualità e ricerca.

Bib Gourmand, Stella Verde e Chiavi Michelin: i nuovi linguaggi dell’eccellenza

Il Bib Gourmand, nato nel 1997, premia i ristoranti capaci di offrire un’ottima cucina a un prezzo accessibile. È un riconoscimento molto amato dai viaggiatori perché combina qualità e informalità. Quest’anno Piemonte ed Emilia-Romagna guidano la classifica nazionale con trentaquattro indirizzi ciascuno.

La Stella Verde Michelin riflette i valori contemporanei di sostenibilità e rispetto ambientale. Viene assegnata a ristoranti che collaborano con produttori locali, riducono gli sprechi, rispettano la stagionalità e adottano pratiche responsabili. È un premio che guarda al futuro della gastronomia.

Le Chiavi Michelin, introdotte di recente, rappresentano invece il sistema ufficiale con cui la guida valuta hotel e strutture ricettive. Una Chiave identifica un’accoglienza di qualità, mentre tre Chiavi definiscono un’esperienza eccezionale, caratterizzata da servizi impeccabili, cura del dettaglio e personalità unica. Sono oggi uno dei riferimenti più autorevoli nel mondo dell’hôtellerie di prestigio.

Le mappe Michelin: un modo di viaggiare

Le mappe Michelin, nate per accompagnare i viaggiatori del Novecento, continuano a essere uno strumento affidabile per pianificare itinerari che uniscono gastronomia, paesaggio e cultura. Permettono di individuare ristoranti stellati, Bib Gourmand e attrazioni d’interesse, trasformando ogni spostamento in un viaggio organizzato e consapevole.

FAQ sulla Guida Michelin

Cos’è il Bib Gourmand?

Un premio che valorizza ristoranti eccellenti con prezzi accessibili.

Cos’è la Stella Verde?

Una distinzione per i ristoranti che adottano pratiche sostenibili.

Cos’è una Chiave Michelin?

La nuova valutazione ufficiale per hotel e strutture ricettive.

Le stelle sono influenzate dall’arredamento?

No. Contano solo i piatti.

La Guida Michelin è uguale in tutto il mondo?

Sì: gli stessi criteri valgono in ogni Paese.

Per ulteriori informazioni visitare il sito web ufficiale https://guide.michelin.com/it/it

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