Castello di Padernello, arte e mistero nel bresciano

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Un castello rinato a nuova vita che tramanda storia e … leggende di fantasmi. Il mistero serpeggia tra le campagne bresciane, a Padernello.

Un austero palazzo signorile si riflette in uno specchio d’acqua nella quieta campagna bresciana … . Non è l’inizio di una fiaba ma la realtà di un castello che nasconde storia e misteri. Il Castello di Padernello, una meta da far rientrare sicuramente negli itinerari d’arte ma anche nei percorsi di ricerca dell’emozione.

Per capire come mai un castello tanto grande sorga nel minuscolo territorio di Padernello, già frazione del piccolo comune di Borgo San Giacomo (5000 abitanti), bisogna tornare al XIV secolo quando venne avviata la costruzione dell’edificio. I proprietari – che tali rimasero fino al 1830 – erano i Martinengo, nobile famiglia bergamasca spostatasi in questo luogo per restare fedele alla Repubblica di Venezia. Il castello di Padernello li ricorda ancora oggi, e non solo perché ne porta lo stemma.

Il Castello di Padernello ieri

La prima traccia sicura dell’esistenza del castello nelle campagne di Padernello è datata 1391. Ma occorsero diversi secoli prima di completarne definitivamente la costruzione, che terminò soltanto nel 1758 con le rifiniture della facciata e la costruzione di nuove sale e della cappella dei Santi Faustino e Giovita.

Dopo la fine della dinastia dei Martinengo e l’Unità d’Italia, il castello venne ereditato dalla famiglia Molin Ugoni il cui ultimo discendente lo abbandonò nel 1961. Da allora il castello è caduto in rovina, ha subito sciacallaggi e saccheggi e solo nel 1980 in paese si cominciò a pensare di recuperarlo. I progetti, però, dovettero accelerare e diventare realtà quando – nel 2002 – crollò parte della cinta muraria.

La Fondazione del Castello di Padernello

Per salvare la bellezza di questo monumento dalla distruzione, alcuni imprenditori bresciani si riunirono per avviare i lavori di restauro necessari. Il tutto venne gestito dalla Fondazione Partecipata senza scopo di lucro dedicata al Castello di Padernello, che di fatto dal 2005 è divenuta l’anima del posto.

Tra il 2006 e oggi la Fondazione ha curato i restauri: della cucina storica, della sala da ballo, delle biblioteche, della cappella, della Sala Rossa, delle pavimentazioni, delle stanze signorili del lato nord, delle decorazioni … e tanti altri lavori sono ancora in corso d’opera.

Il Castello di Padernello, oggi, si presenta nuovamente nella sua splendida magnificenza. Quattromila metri quadri di proprietà, 130 stanze, un fossato pieno d’acqua che si supera con il classico e romanticissimo ponte levatoio, l’edificio viene usato per ospitare mostre, concerti, eventi culturali legati anche al cinema e al teatro. Un artista specializzato in sculture naturalistiche, Giuliano Mauri, ha realizzato nelle vicinanze il Ponte San Vigilio – una spettacolare galleria di rami, frasche e foglie che collega il castello al centro del comune.

Il fantasma della Dama Bianca

La Dama Bianca è il fantasma di una ragazzina che infesta da secoli il castello. Paradossalmente, questo mistero invece di allontanare i visitatori li anima di maggior curiosità, specie in estate quando è più probabile “incontrarlo”. La Dama Bianca un tempo era la piccola Biancamaria Martinengo, figlia del condottiero Gaspare. Nel 1480, a soli 13 anni, si era trasferita temporaneamente nel castello di Padernello, di proprietà del padre.

Mentre si trovava in cima alla merlatura, vide una strana luce muoversi nella notte, oltre il fossato. Incuriosita e affascinata, tentò di raggiungerla. Si trattava soltanto delle lucciole nel bosco, ma la bambina non poteva saperlo. E nel tentativo di “scoprire il mistero” cadde nel fossato e annegò.

Da allora, ogni anno il 20 di luglio – anniversario della morte, pare che il suo fantasma torni a farsi sentire nei dintorni del castello. Di solito intorno al fossato, o nel cortile, a volte viene avvistata anche in paese. Si dice che cerchi qualcuno a cui raccontare la fiaba di quel “mistero di luce” nel bosco, che lei non riuscì mai a scoprire.

Perché venire a Padernello

Se amate le storie romantiche e il mistero, dovreste venire a Padernello per scoprire la storia del fantasma di Biancamaria e del suo mondo. Il Castello, infatti, custodisce molte testimonianze di quei tempi antichi e della famiglia che ha animato le sue stanze per secoli. Ma se i fantasmi non vi emozionano più di tanto, potreste semplicemente apprezzare una visita guidata all’interno del maniero.

La Fondazione del Castello di Padernello assicura la visita guidata tutti i giorni (tranne il lunedì) per 11 mesi l’anno. Si possono anche consultare, gratuitamente, i volumi e i reperti, anche digitali, contenuti nelle sue biblioteche e negli archivi storici. I bambini possono prendere parte a laboratori didattici, mentre studenti d’arte e artisti possono partecipare agli eventi collegati alla raccolta fondi per i restauri.

La Fondazione, tra l’altro, sta estendendo il proprio lavoro all’intero borghetto di Padernello e al centro del comune di San Giacomo. Il percorso turistico mira, un domani, a coinvolgere le antiche case del borgo e il centro storico nella promozione turistica del castello stesso. Un lavoro enorme e gratificante che ha bisogno dell’affetto di tanti visitatori, per diventare realtà.

Informazioni utili sul Castello di Padernello

Per arrivare al castello: si deve arrivare prima a Borgo San Giacomo, seguendo l’autostrada A21 da Brescia – direzione Torino – uscendo poi a Manerbio e lungo la SP BS668 verso Borgo San Giacomo.

Da sud si arriva tramite la A1 direzione Cremona-Brescia e poi immettendosi sulla A21 e proseguendo come sopra.

Chi arriva da Milano seguirà la A1, quindi la A51 verso Paullo per prendere a San Donato Milanese la SS415, poi la SS235 fino a Soncino. Seguire da lì le indicazioni per Borgo San Giacomo.

Orari e biglietti: per visitare il castello si paga 7 Euro (ridotto 5 Euro). Si può avere la guida anche in lingua straniera e in LIS. Il castello è aperto da martedì a venerdi – ore 9-12 e 14:30-17:30; il sabato aperto solo di pomeriggio; domenica aperto solo di pomeriggio con orario prolungato alle 18:30.

Prenotazioni: per le visite guidate è sempre meglio prenotare e per farlo potete chiamare lo 030/9408766 (orario d’ufficio) o scrivere a info@castellodipadernello.it

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