I siti patrimonio UNESCO del Lazio, ecco dove si trovano

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Roma con i suoi monumenti millenari, le eredità artistiche etrusche ma anche una foresta e una festa patronale, ecco i siti UNESCO che rendono il Lazio una meta turistica unica al mondo. Per chi ama viaggiare esplorando la bellezza, l’arte e i tesori del nostro Paese, ecco un itinerario in Lazio per visitare i siti patrimonio dell’Umanità.

I siti UNESCO del Lazio sono sei. Anzi, sette se si include il patrimonio immateriale dato dalla festa particolare di Santa Rosa a Viterbo. Una ottava bellezza – anche questa immateriale – potrebbe essere presto ammessa tra i tesori laziali da offrire al mondo intero ed è la transumanza del bestiame. Questo evento legato all’allevamento viene qui visto come “rituale” contadino dalle origini antichissime.

Ma come è possibile, vi chiederete probabilmente, che i siti UNESCO della regione di Roma siano così pochi? In realtà il “trucco” c’è. Perché la capitale, tutta intera intesa come città antica con monumenti millenari, è parte dell’elenco dei sette. Troppo immenso il suo patrimonio per poterlo elencare in una lista a parte. Per questo è stato semplicemente riassunto tutto in un’unica parola conosciuta e amata in tutto il mondo: Roma.

Elenco dei siti UNESCO in Lazio

I siti che l’UNESCO ha voluto premiare come patrimonio dell’umanità, nella regione Lazio, al momento sono sette. Sei di questi sono tesori tangibili, spettacolari in quanto tali. Il settimo è una tradizione religiosa che si esprime con una festa emozionante, nel cuore storico di Viterbo. L’elenco completo include:

Roma Centro Storico – inteso con anche le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la Basilica di San Paolo fuori le mura
Villa Adriana a Tivoli
Villa d’Este a Tivoli
Necropoli Etrusche di Cerveteri
Necropoli Etrusche di Tarquinia
La Faggeta Vetusta del Monte Cimino
Festa della Macchina di Santa Rosa a Viterbo (patrimonio immateriale dell’umanità)

Roma e le sue mille meraviglie

Roma Antica, intesa come centro storico della capitale, è interamente iscritta come patrimonio dell’umanità UNESCO. La bellezza e la meraviglia di monumenti che risalgono a più di duemila anni fa rendono l’intera città un tesoro imperdibile. Fanno parte del circuito, naturalmente, il Colosseo, il Foro Italico, i Fori Imperiali, il Pantheon, Castel Sant’Angelo, l’Ara Pacis ma anche Piazza Navona, Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, San Giovanni in Laterano, San Paolo Fuori le Mura.

In tutto il percorso rientrano automaticamente nella nomina anche i bellissimi ponti antichi, i vicoli, le rovine anche minori sparse in giro per la città. La Città del Vaticano, intesa come San Pietro con la sua piazza e i musei, è anche essa un patrimonio UNESCO ma non viene elencata tra quelli del Lazio perché si tratta di uno stato straniero. Fa parte in ogni caso degli itinerari imperdibili romani.

RomaGli altri siti UNESCO del Lazio

Oltre Roma, in Lazio esistono altri importanti siti UNESCO da visitare. Sono mete interessanti per chi si trova a trascorrere un weekend o una vacanza in questa meravigliosa regione d’Italia così ricca di storia e bellezza. Ecco quali sono.

Villa Adriana di Tivoli (Roma) è una incredibile residenza imperiale che si estende su un milione di metri quadrati, a 28km dalla capitale, sui colli Tiburtini. Risale al II secolo dopo Cristo ed è formata da una serie di edifici di cui oggi si possono visitare: il Pecile, la vasca del Canopo, i resti del palazzo imperiale, il Teatro Marittimo, la Piazza d’Oro, i resti della casa colonica, l’Antonoeion, le immancabili Terme, le sale dei Filosofi e dei Soldati, il Tempio degli Dei Egizi e tanto altro ancora. I ritrovamenti emersi dagli scavi sono custoditi in un museo che fa parte anche esso del perimetro della villa.

UNESCO LAZIO
villa Adriana

Villa d’Este di Tivoli è la grandiosa residenza cinquecentesca del Cardinale Ippolito d’Este, di cui oggi si visitano per lo più le sale nobili e il cortile interno. Il sito più famoso è il bellissimo giardino, con le fontane monumentali, la Grotta di Diana, la Rotonda dei Cipressi, i laghi della Peschiera, il Vialone e la Grande Loggia. Ciò che rende questa villa unica è che le fontane non hanno alcun meccanismo che regola i getti d’acqua e la portata, ma è tutto frutto della pressione derivante dal sistema dei vasi comunicanti!

Necropoli di Cerveteri (Roma): le necropoli etrusche hanno fatto la storia del Lazio molto prima di Roma e sono oggi la punta di diamante del turismo locale, dopo Roma. La Necropoli di Cerveteri (la “Banditaccia”) fa parte di un circuito museale che comprende anche gli scavi di Tarquinia. I ritrovamenti vanno dal VI al III secolo avanti Cristo e tra i più belli segnaliamo: la Tomba dei Capitelli, la Tomba dei Letti Funebri, Tomba dei Vasi Greci, Tomba dei Dolii e la bellissima Tomba dei Rilievi.

Necropoli di Tarquinia (Viterbo): questa necropoli etrusca si divide in più settori, tutti molto interessanti. In particolare, nella necropoli dei Monterozzi sono da ammirare le tombe a tumulo e i loro affreschi perfettamente conservati. Le scene rappresentano maghi, danzatori, giocolieri e momenti di vita quotidiana. Le tombe del Guerriero, della Caccia e Pesca, delle Leonesse, dei Giocolieri, dei Leopardi e dei Festoni sono tra le più belle in assoluto.

Faggeta Vetusta del Monte Cimino si trova in provincia di Viterbo ed è una riserva protetta. Diventa preziosa oggi più che mai perché è un residuo di foresta già esistente in epoca romana e sede di diverse battaglie importanti, come quella del 310 avanti Cristo contro gli Etruschi! Pare che anche Dante si sia ispirato a questo bosco immaginando la sua “selva oscura”.

La Macchina di Santa Rosa

Merita un discorso a parte il patrimonio immateriale UNESCO della festa di Santa Rosa di Viterbo, con la sua spettacolare “macchina”. La festa dedicata alla santa patrona della città risale al XIII secolo, mentre il monumento mobile che la caratterizza è stato più volte rinnovato nel tempo. Rimane tuttavia affascinante, perché si tratta di un carro con su montato un baldacchino verticale con la simbologia della santa.

Il monumento raggiunge quasi 30 metri di altezza e si muove per le vie del centro, alto come un palazzo, spinto a mano dai devoti detti “i Facchini”. Il carro viene trasportato tra inni e incitazioni, tra cui le più pittoresche sono: “Ciuffi di Santa Rosa, accapezzate il ciuffo”, “Semo tutti d’un sentimento?”, “Facchini di Santa Rosa, sotto col ciuffo e fermi”, “Sollevate e fermi”, “Per Santa Rosa, avanti!” .

Informazioni per visitare i siti UNESCO del Lazio

Il Lazio è una delle regioni più servite dai mezzi di trasporto in Italia. I due aeroporti di Roma assicurano il movimento del turismo da tutto il mondo, le ferrovie che fanno capo alla capitale consentono di spostarsi rapidamente da tutta Italia e dall’Europa. In macchina, l’autostrada più veloce è sicuramente la A1, che collega il nord e il sud del Paese; altre autostrade sono A12, A24 e A25; le molte strade di origine romana, le cosiddette Consolari, ancora oggi utilizzabili, sono poi un’ottima alternativa.

Per l’alloggio, i migliori siti di ricerca turistica sono utili per trovare quel che fa per voi tra tantissime soluzioni (hotel, B&B, agriturismi), ad esempio https://www.visititaly.it/dove-dormire/lazio.aspx .

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