Monselice, in Veneto, tra terme, castelli e fantasmi

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Monselice, città del Veneto in provincia di Padova, offre tantissime attrattive. Chiese, ville, castelli ma anche storie di fantasmi.

Secondo gli abitanti, Monselice (provincia di Padova) risale addirittura al mito di Troia. Sarebbe stata fondata infatti da Opsicella, compagno del vecchio saggio Antenore, durante la fuga dalla Grecia. Ma questo pizzico di megalomania è giustificato da ritrovamenti archeologici molto più antichi dell’era Romana, che confermano l’esistenza di un nucleo abitato addirittura preistorico.

La città come oggi la conosciamo, però, si sviluppò solo nel primo Medioevo – tra il V e il VI secolo. Trovandosi al centro di un incrocio di numerose vie commerciali, Monselice divenne un importante punto strategico controllato da una fortificazione in cima a Colle della Rocca. Tra il 1400 e il XIX secolo, poi,  i ricchi veneziani scelsero Monselice come località di vacanza, lasciandovi l’impronta di una elegante architettura.

Oggi si viene ancora a Monselice per trascorrere giorni di relax, immersi in un paesaggio da sogno e coccolati dal benessere. Famose, infatti, le terme locali, suddivise in più stabilimenti privati. Fanno parte del percorso delle Terme Euganee, fiore all’occhiello di Padova e del Veneto.

Monselice e i tre castelli

Monselice è ricchissima di monumenti, in particolare chiese – bellissime! – e ville nobiliari. Sono tutti da ammirare, sicuramente, ma i tre castelli forse meritano una attenzione particolare. In realtà, dei tre, soltanto uno è il vero castello del paese. Gli altri però hanno una loro eguale maestosità e importanza. Insieme al castello per eccellenza, formano la fortificazione di Colle della Rocca.

In cima alla collina si erge la torre del Mastio Federiciano. La fece costruire Federico II nel 1239, per mano del suo rappresentante in Veneto Ezzelino Da Romano. Per edificarla fu distrutta in parte una chiesina preesistente, Pieve Santa Giustina. L’interno della torre custodisce un museo archeologico.

Scendendo verso valle, si incontra Villa Duodo, il secondo “castello” di Monselice. Si tratta in realtà di un palazzo signorile che risale al XVI secolo, ma talmente imponente da essere paragonato a una fortezza. La villa si raggiunge percorrendo il grande parco lungo il “cammino delle Sette Chiese”, progettato dall’architetto Vincenzo Scamozzi. L’ultimo castello, quello vero, è Castello Cini. Si trova ai piedi della collina ed è il più misterioso dei tre edifici.

Il castello dei fantasmi di Monselice

Castello Cini è un complesso di edifici medievali costruiti tra i secoli XI e XVI. Il nucleo principale e più antico è formato dalla Casa Romanica, dal Castelletto e dalla Torre di Ezzelino. I nobili veneziani Marcello acquistarono la proprietà nel XV secolo e la ingrandirono: edificarono un palazzo residenziale, Ca’ Marcello, un palazzotto che divenne la loro biblioteca e un cortile.

Il castello attualmente porta il nome dell’ultimo proprietario, Vittorio Cini, che lo vendette alla Regione Veneto nel 1981. Oggi al suo interno ha sede il Museo Regionale di Monselice. Ma alcuni spiriti inquieti si aggirano ancora tra queste case e lungo il pendio della collina. Sono infatti diversi i fantasmi avvistati nel Castello – inteso come l’intera Rocca e nello specifico Castello Cini. Ma i più famosi sono solo tre.

Lo spirito di Avalda, amante del tiranno Ezzelino: accusata di stregoneria, venne fatta uccidere da Ezzelino stesso e oggi appare con forma di una sagoma lacera e insanguinata! Ma non è sola. Jacopino Da Carrara è lo spettro che le fa compagnia. Era il signore di Padova nel 1350 ma, accusato di tradimento, fu rinchiuso nel castello fino alla morte per fame e per sete. Il suo fantasma, infatti, appare magro ed esile.

La fidanzata di Jacopino, Giuditta, non ebbe mai più notizie del proprio uomo. Nessuno la informò della sua morte ed ella trascorse tutta la vita ad aspettarlo, struggendosi di dolore. Secondo un’altra versione, invece, Giuditta – rinchiusa anche lei nel castello – morì in un’altra cella senza mai poter rivedere Jacopino.  Il suo fantasma è il più inquieto. Si aggira tra le case della Rocca lamentandosi e cercando in ogni angolo il proprio amore.

Cosa vedere a Monselice

La Pieve di Santa Giustina, demolita per far spazio al Mastio di Federico II, venne ricostruita ai piedi della collina tra il 1239 e il 1250. Detenne il ruolo di Duomo di Monselice fino al XX secolo, quando fu sostituita dall’attuale Duomo di San Giuseppe Operaio. In questa chiesina, nel 1361, Francesco Petrarca fu nominato Canonico.

La Via delle Sette Chiese è un percorso processionale che sale lungo la collina, nel parco di Villa Duodo. Le sei cappelle che conducono al Santuario di San Giorgio (detto anche Oratorio) avevano ricevuto, nel XVII secolo, la concessione delle indulgenze dal Papa. In tal modo, chi non poteva recarsi a Roma a visitare le sette basiliche giubilari, avrebbe ottenuto comunque i benefici del Paradiso rimanendo a Monselice. Pur essendo dedicato a San Giorgio, il Santuario celebra la propria festa il 14 febbraio in onore di San Valentino.

Tra le architetture di Monselice, sono da ammirare sicuramente: la duecentesca Torre Civica di Piazza Mazzini, il Palazzo Monte di Pietà, le ville nobiliari. Tra queste ricordiamo l’imponente Villa Emo (XVI secolo), Villa Nani-Mocenigo e Villa Lispida detta anche “castello di Lispida” (XVIII secolo).

Se siete a Monselice in settembre, fermatevi fino alla seconda domenica del mese. In quella data, ogni anno, la città organizza un palio medievale – La Giostra della Rocca – che prevede mercatini, degustazioni e sfide tra i quartieri su discipline sportive dell’epoca: tiro con l’arco,  corsa dei sacchi, sbandieratori, giostre a cavallo.

Informazioni utili

Per arrivare a Monselice: da Padova, dalla Statale 16 verso Rovigo seguendo le indicazioni per Monselice e per la Rocca; dall’autostrada A13 Padova-Bologna, uscita Monselice o Terme Euganee. Da Rovigo, Statale 16 direzione Padova.

L’aeroporto di riferimento è Venezia-Marco Polo. In treno, si scende alla stazione di Monselice che si trova a soli 15 minuti di cammino dalla Rocca.

Orari e biglietti del Castello della Rocca: il complesso della Rocca con i suoi “castelli” è aperto da marzo a ottobre, ore 9-11 e 15-17; a novembre, dicembre e febbraio gli orari sono 10-11 e 14-15. In gennaio il complesso si visita solo su prenotazione (0429.72931
e-mail: info@castellodimonselice.it ).

I biglietti di ingresso costano: 10 Euro, con ridotto a 7 Euro: 5 Euro cumulativo per ragazzi; 20 Euro cumulativo famiglia. I bambini sotto i 6 anni entrano gratis.

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