I siti UNESCO in Sicilia: un’intera isola patrimonio dell’umanità

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In Sicilia si trovano diversi siti Patrimonio dell’Umanità. Sette di questi sono stati eletti dall’UNESCO siti materiali ma ce ne sono anche di immateriali, interessando in tal modo quasi tutta l’isola. Per chi desidera visitarli, ecco quali sono e dove si trovano.

Se vi trovate in vacanza in Sicilia, avete l’opportunità di visitare diversi siti UNESCO, tra arte, cultura e bellezza. I siti UNESCO ufficiali della Sicilia sono, al momento, sette. Si intende come tali i siti “tangibili”, materiali, che però fanno da apripista ad altri riconoscimenti come ad esempio i beni immateriali, legati alle tradizioni e alla cultura orale. La particolarità di una terra ricca di cultura millenaria, come la Sicilia, è che quasi tutte le province dell’isola rientrano nei riconoscimenti. Palermo, Agrigento, Catania, Messina, Enna, Ragusa e Siracusa ospitano infatti i sette beni materiali. A questi si aggiungono poi l’Opera dei Pupi, la Dieta Mediterranea Siciliana, le viti nane di Pantelleria e l’Artigianato dei Muretti a Secco come eredità tradizionale, quindi immateriale, tramandata nei secoli.

Quali sono i siti UNESCO in Sicilia?

I siti che l’UNESCO in Sicilia sono in sette, se si considerano località e oggetti tangibili e identificati in un territorio ben preciso:

Palermo Arabo-Normanna, che comprende anche le città di Cefalù e Monreale
La Valle dei Templi di Agrigento
Monte Etna (Catania)
La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (Enna)
Le Città Tardo Barocche di Val di Noto (Ragusa, Siracusa e Catania)
Isole Eolie (Messina)
Siracusa, che comprende anche la necropoli di Pantalica

Etna, Patrimonio dell’Umanità

L’Etna merita sicuramente un discorso a parte. Non solo per l’imponenza, la bellezza e la spettacolarità del vulcano ma anche per la storia del riconoscimento UNESCO. Infatti, è stata la volontà ferrea di un gruppo di dipendenti del Parco dell’Etna – l’area protetta che identifica il vulcano – che ha ottenuto questo premio. Prima di allora, quasi nessuno si era impegnato per dare all’Etna una tale possibilità. In poche decine di uomini e donne, sono riusciti a fare un lavoro di ricerca e catalogazione impressionante, facendo emergere più che il valore naturalistico della montagna la sua peculiarità geologica.

L’Etna infatti è patrimonio UNESCO per la sua originalità come vulcano; perché, da solo, riproduce tutti i fenomeni geo-vulcanici del mondo, trasformandosi in una vera e propria enciclopedia di studi per gli scienziati. A ciò si aggiunge, ovviamente, il paesaggio … le peculiarità floreali e faunistiche (le betulle più a sud d’Europa, i castagni che crescono alle quote più alte in assoluto, le lucertole e le orchidee endemiche…).

L’Etna è un vulcano che supera i 3000 metri e la sua altezza è in continua evoluzione. In cima presenta quattro grandi crateri attivi: Bocca Nuova, Nord-Est, Voragine e Sud-Est. Una enorme depressione desertica, la Valle del Bove, si apre sul fianco orientale raccogliendo le lave di tutte le eruzioni. Di fatto questo protegge i centri abitati dal pericolo e rende l’eruzione uno spettacolo turistico unico.

Agrigento e la sua antica valle

Altro gioiello da ammirare, in Sicilia, è la Valle dei Templi di Agrigento. Si tratta di uno dei parchi archeologici all’aperto più estesi del mondo e comprende quella che era una vera e propria “città sacra” dell’era ellenica. Nata dall’unione di più necropoli, comprende undici templi dorici – quasi tutti in buone condizioni di conservazione – opere idrauliche, piazze, e ovviamente teatri.

I templi più famosi sono La Concordia, il tempio di Hera Lacinia (Giunone), il tempio dei Dioscuri e il tempio di Eracle. Restano enormi rovine del tempio di Zeus, e di quelli di Efesto e Atena. Il ritrovamento dei resti di un teatro greco è stato confermato nel 2016.

Molti dei ritrovamenti archeologici emersi dai siti della Valle dei Templi sono oggi visibili nel museo che fa parte del percorso della stessa valle. Si tratta di oggetti sacri, di decorazioni, di monili e di elementi di uso quotidiano che completano il percorso turistico di chi si avventura in questo prezioso “bene UNESCO”.

Gli altri siti UNESCO in Sicilia

Palermo Arabo-Normanna: è il percorso artistico-turistico che porta a conoscere i luoghi delle architetture arabe, poi riprese dai dominatori normanni, della provincia e della città di Palermo. Sono compresi nel tour: Palazzo Reale, Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, chiesa della Martorana, San Cataldo, la Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, la cattedrale (Palermo) e i duomi di Cefalù e di Monreale. I mosaici spettacolari che si trovano nelle chiese e nella cappella Palatina del palazzo oggi occupato dal governo regionale sono tesori preziosissimi.

Villa Romana del Casale: situata alle porte della cittadina barocca di Piazza Armerina, vicino Enna, è una delle ville antiche di campagna più lussuose mai trovate, motivo per cui è stata considerata degna dell’UNESCO. Famosi i suoi mosaici millenari perfettamente conservati, tra cui quello delle bagnanti con un costume che somiglia molto a un moderno bikini!

PIAZZAARMERINA
mosaici Villa Romana del Casale


Città Barocche del Val di Noto:
le città barocche riunite sotto la denominazione del Val di Noto (“Val” al maschile, non è un errore, perché deriva dalla parola araba wàl, cioè “distretto”) sono dei gioielli nati da una tragedia enorme. Il terremoto che nel 1693 devastò la Sicilia Orientale “costrinse” i sopravvissuti a ricostruire secondo le regole dello stile di allora… il barocco, che in Sicilia arrivò più tardi e assunse caratteristiche proprie. Le città sono Noto, Siracusa, Ragusa, Modica, Ispica, Scicli e altri centri, anche in provincia di Catania (Caltagirone, Militello…).

Siracusa: pur facendo parte del circuito barocco del Val di Noto si distingue anche per il suo patrimonio greco-antico. E per questo è un “bene UNESCO” a parte. Insieme a Siracusa e al suo grande Parco Archeologico sono comprese le necropoli scavate nella roccia, come la spettacolare Pantalica.

 

Pantalica Necropoli SiciliaIsole Eolie: le “sette sorelle” del Tirreno, come vengono chiamate queste isole, sono elementi di bellezza naturale unici al mondo. L’UNESCO le ha iscritte come patrimonio mondiale per le loro caratteristiche vulcaniche, sia attive (Stromboli, Vulcano), sia dormienti (Lipari), sia estinte (Panarea, Salina, Alicudi, Filicudi), ma anche per la bellezza dei fondali e per la fauna che in alcuni casi è tipica del posto. Le Eolie tra l’altro conservano importanti tracce di culture preistoriche e interessanti architetture che rendono le abitazioni, anche oggi, totalmente autosufficienti in termini di risparmio energetico e acqua.

alicudi filicudi piccole eolie

Come visitare i siti UNESCO della Sicilia

I siti UNESCO che abbiamo elencato sono sparsi un po’ in tutta l’isola. Per chi arriva da lontano, i punti di riferimento sono i due aeroporti internazionali di Catania (anche per il Val di Noto e per Piazza Armerina) e di Palermo. Si può anche atterrare all’aeroporto di Reggio Calabria e poi traghettare, con mezzi a noleggio, per esplorare la Sicilia in libertà.

Le stazioni di riferimento sono Catania, Palermo e Messina ma si sconsiglia vivamente di girare per l’isola in treno – le ferrovie qui sono lente e malmesse. Potete però approfittare dei tanti car rental e delle linee di bus regionali, molto efficienti. In macchina, le autostrade principali da percorrere sono Messina-Catania (A18), Catania-Palermo (A19) e Messina-Palermo (A20). La A19 non prevede pagamento di pedaggi.

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