L’Ipogeo Celtico di Cividale, sito UNESCO in Friuli

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A Cividale del Friuli nel ventre di pietra dell’ipogeo celtico che nasconde arte, storia e tantissimi misteri a pochi passi dal fiume Natisone.

Siete mai stati a visitare Cividale del Friuli? Dovreste, se non lo avete ancora fatto, perché è una cittadina di rara bellezza, dalle origini antichissime. Fu Giulio Cesare in persona a fondarla e i Longobardi ne fecero il loro capoluogo per tanto tempo. Oggi Cividale – dichiarata interamente Patrimonio UNESCO –  è un piccolo scrigno di tesori storici, tra cui moltissime chiese.

Tra le più belle, oltre al quattrocentesco Duomo dell’Assunta, ricordiamo Santi Pietro e Biagio in Brossana – la cui facciata ricca di affreschi è spettacolare, San Pantaleone e San Giorgio in Vado. Molto belli anche il Palazzo dei Provveditori e le residenze nobiliari cittadine (Palazzo de Nordis, Paciani, de Portis, Levrini … per citarne solo alcuni).

Da non perdere il Ponte del Diavolo, sul fiume Natisone, che secondo la leggenda venne costruito dal demonio in cambio dell’anima del primo che avesse osato passarvi sopra. Ma la gente di Cividale, furba, fece in modo che il primo essere vivente a usare il ponte fosse … un cane! Se tutto questo non fosse abbastanza per farvi innamorare di questa località, seguiteci nell’itinerario sotterraneo del suo incredibile Ipogeo Celtico.

Nel ventre di pietra di Cividale

L’Ipogeo Celtico di Cividale del Friuli si trova tra il Ponte del Diavolo – cioè Corso Paolino d’Aquileia – e Via Monastero Maggiore. L’entrata è situata su quest’ultima strada e vi conduce a 7 metri di profondità, nel ventre di pietra della città, tramite una scala ripidissima.  Una volta scesi, vi troverete in una saletta centrale di 6 metri per 3. Da qui si snodano tre corridoi sotterranei.

Il termine “celtico” si deve al fatto che questi ambienti sono certamente precedenti all’epoca Romana ma non è ancora chiaro a quale cultura appartengano. Hanno l’apparente struttura di un luogo funerario, ma probabilmente in epoca Romana furono un carcere. Funzione mantenuta anche durante l’era Longobarda. Forse a questo periodo risalgono le misteriose panche ritrovate all’interno. Mentre i mascheroni hanno più l’aria di oggetti legati al culto dei morti.

Il mistero dell’Ipogeo Celtico

Il mistero dell’Ipogeo Celtico di Cividale del Friuli è legato proprio alle poche informazioni sul suo utilizzo in tempi antichi. Seguendo i tre corridoi, molto bassi, si arriva in altrettante stanze piccolissime in cui però si notano oggetti e decorazioni ancora senza spiegazione.

Le nicchie, gli scaffali, i piccoli pozzi scavati a chiari colpi di ascia farebbero pensare a un luogo di sepoltura. Ma secondo altri studi potrebbero richiamare a un sistema di antiche cisterne per la raccolta dell’acqua. Alcune ipotesi avanzano il sospetto che si tratti di una ex necropoli celtica riutilizzata – e dunque trasformata in tempi più recenti  – dagli ebrei in “piscina rituale”. L’elemento più strano sono le panche di pietra. 

La loro forma fa pensare che servissero per attendere il proprio turno davanti a una piscina, o che fossero esse stesse immerse nell’acqua in tempi passati. Ciò confermerebbe l’uso di questo luogo come bagno sacro a qualche religione. Ma il mistero continua, perché non si hanno certezze. E la presenza dell’acqua che di tanto in tanto filtra dai pavimenti potrebbe essere legata, in realtà, alla vicinanza del letto del fiume Natisone, più che ad antichi riti.

L’ipotesi del Bagno Ebraico

Secondo alcuni studi condotti sulla Cividale del XIII secolo, si viene a scoprire che esisteva effettivamente una comunità ebraica numerosa. Al punto da avere una sinagoga, che sorgeva non molto lontano dall’attuale Ipogeo. In seguito, a causa delle persecuzioni che portarono alla cacciata degli Ebrei, la comunità potrebbe aver trovato un rifugio clandestino proprio sottoterra.

Il Bagno Ebraico sarebbe stato utilizzato fino al 1614, dopo di che venne abbandonato. Non si sa se questa ipotesi sia vera, perché circa trent’anni dopo il luogo subì uno dei primi restauri che cancellò diverse tracce del passato più recente. Nell’era moderna l’Ipogeo venne del tutto dimenticato ed è tornato alla luce solo dopo alcuni scavi. Oggi è certamente un monumento ricco di fascino e assolutamente da visitare.

Per visitare l’Ipogeo Celtico di Cividale

Per visitare l’Ipogeo Celtico non occorre pagare un biglietto, ma bisogna rivolgersi allo info point di Piazza Diacono Paolo numero 10, oppure alla biglietteria del Tempietto Longobardo, per avere le chiavi di accesso e le informazioni.

Numeri di telefono:  0432 710460  oppure 0432 700867.

Informazioni utili

Per arrivare a Cividale del Friuli:  in macchina, seguite la autostrada A4 Venezia-Trieste con uscita a Palmanova. In alternativa, uscite a Udine Sud e da qui seguite la Statale 54 verso Cividale. Dall’autostrada A3, invece, l’uscita è Udine Nord con le stesse indicazioni.

In treno, la stazione è quella di Cividale del Friuli. L’aeroporto più vicino è Trieste-Ronchi dei Legionari. Dall’aeroporto, seguite la Statale 14 verso Via Aquileia, quindi proseguite sulle SS677, SR305, SP16 e SR356 direzione Via Gagliano. Una volta in centro, potrete raggiungere l’Ipogeo anche a piedi.

LE FOTO SONO STATE GENTILMENTE CONCESSE dal Comune di Cividale del Friuli – fotografi: Nicolò Pizzulin e Samuele Mazzurco.

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